Dall’Elba a Gaeta: sulle spiagge del Tirreno è “caccia al dischetto”


Centinaia di volontari in azione per rimuovere i filtri spiaggiati: impianto di depurazione di Capaccio-Paestum sotto sequestro

Risolto il mistero dei dischetti di plastica, sulle spiagge del Tirreno nel weekend è partita la caccia al dischetto. Centinaia di volontari hanno risposto all'appello lanciato da Clean Sea Life.

Risolto il mistero dei dischetti di plastica, sulle spiagge del Tirreno nel weekend è partita la caccia al dischetto. Centinaia di volontari hanno risposto all’appello lanciato da Clean Sea Life, l’associazione che nei giorni scorsi ha diffuso la notizia e allertato le autorità, e da Legambiente per una caccia al dischetto collettiva.

Dall’Elba a Gaeta, i filtri fuoriusciti in seguito al cedimento strutturale di una vasca di un depuratore di Capaccio-Paestum, in provincia di Salerno, sono stati segnalati infatti lungo decine di chilometri di costa.

Così, cittadini e associazioni in diverse località marittime si sono dati da fare per la pulizia delle spiagge raccogliendo l’appello e impegnandosi in una caccia al dischetto collettiva che ha permesso finora di raccogliere migliaia di filtri.

“Ora è importante raccogliere. Parte la Caccia al dischetto: da soli o in compagnia andiamo al mare, guanti e sacchetto e cerchiamo di raccogliere quanti più dischetti possibile (E già che ci siamo, raccogliamo anche un po’ dell’altra plastica che il mare ci sta rispedendo al mittente con queste burrasche…)” si legge sul sito di Clean Sea Life.

Si muove la Procura di Salerno

Sulla fuoriuscita dei filtri, che un’indagine della Guardia Costiera ha individuato nell’impianto di depurazione di Capaccio-Paestum, si muove intanto la Procura della Repubblica di Salerno. Le indagini al momento sono finalizzate ad accertare quali siano state la cause della fuoriuscita dei dischetti di plastica e quale sia il livello inquinante del fenomeno. L’impianto di depurazione è stato sottoposto a sequestro dalla Capitaneria di Porto di Salerno, su disposizione della Procura.

Come segnalare la presenza dei dischetti

Clean Sea Life, con la collaborazione di centinaia di persone e degli oceanografi del Consorzio Lamma, sta monitorando l’arrivo dei filtri – supporti dove crescono i batteri che purificano l’acqua assorbendo i nutrienti – man mano che la corrente li trascina verso Nord.

L’invito dell’associazione è di segnalare il ritrovamento dei “carrier” a questo link o inviando una mail all’indirizzo info@cleansealife.it.

Sui social l’hashtag ufficiale è #cacciaaldischetto.