Appennino Bike Tour: dal 4 aprile in bici per rilanciare le montagne


Il 4 Aprile parte la seconda edizione: un viaggio attraverso i Parchi d’Italia guidati dal Campione Italiano Ultracyclist Omar Di Felice

Il 4 aprile parte la seconda edizione di Appennino Bike Tour, il Giro d'Italia per rilanciare i nostri Parchi appenninici e le nostre montagne

Cresce l’attesa, a meno di venti giorni dalla partenza, per la seconda edizione di Appennino Bike Tour, #AppenninoBikeTour, il Giro dell’Italia che non ti aspetti, la pedalata che la scorsa estate ha visto protagoniste centinaia di Istituzioni impegnate a pedalare lungo le strade secondarie della Dorsale portando il drappo tricolore con un obiettivo comune: rilanciare l’Appennino.

Questa volta sarà protagonista il Campione Italiano Ultracyclist Omar Di Felice che percorrerà il Giro in soli undici giorni. Un’impresa estrema, oltre 2.600 chilometri dalla Liguria alla Sicilia, attraverso 14 regioni, 23 province, 296 comuni e 25 parchi nazionali e regionali. Alla partenza, ad Altare, in programma per mercoledì 4 aprile sarà posizionato il primo cartello della Ciclo-Via presso la Bocchetta di Altare il punto di congiunzione tra le Alpi e gli Appennini. Ogni giorno saranno percorse quattro tappe della Ciclo-Via e all’arrivo il Campione sosterà per incontrare le scuole e la cittadinanza.

Lungo tutta la Dorsale saranno organizzate dai Comuni delle Conferenze sul tema dello Sviluppo Sostenibile e al tempo stesso il Direttore Vivi Appennino, Enrico Della Torre, il primo a pedalare l’intero percorso nella scorsa edizione del Giro, sarà presente sui territori per incontrare le Istituzioni e presentare il Piano di Sviluppo Sostenibile della Dorsale 2018-20.

Un momento di grande attenzione per tutti i territori dell’Appennino attraversati dal Giro che si coloreranno di bianco e azzurro, i colori del Giro, e all’arrivo di ogni tappa presenteranno le specialità eno-gastronomiche del territorio in occasione dell’Anno del Cibo promosso dal MIBACT.

Appennino Bike Tour è un progetto nato dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, Confcommercio Ascom e Vivi Appennino presentato lo scorso giugno al G7 Ambiente di Bologna e che in breve tempo ha raccolto il sostegno di Istituzioni di tutta Italia andando a definire un Piano di Sviluppo Sostenibile della Dorsale che nel prossimo triennio porterà alla mappatura con cartellonistica del percorso individuato definendo la più grande Ciclo-Via d’Italia lungo le strade secondarie dell’Appennino.

“L’iniziativa Appennino Bike Tour è cresciuta oltremisura, molto di più di quanto immaginavo ed ha coinvolto me e i miei collaboratori a Roma – ha commentato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti in occasione della 3ª Conferenza Organizzativa del Turismo in Appennino -. Stiamo parlando dell’Appennino come Dorsale italiana. Questa è la sfida, e dobbiamo mettere in campo strumenti nuovi. Non basta più solo il Ministero dell’Ambiente, ma vogliamo andare oltre”. “Dobbiamo individuare due progetti: per il primo abbiamo bisogno di una partnership con il Ministero delle Infrastrutture e per l’altro con il Parlamento. Abbiamo bisogno delle infrastrutture per mettere a posto e rendere visibile il percorso turistico della Dorsale. Dobbiamo lavorare su un progetto italiano che comprenda tutte le Regioni toccate dall’Appennino, che valorizzi un progetto unico nazionale, facendo interventi di manutenzione, che punti su quella strada come pista cicloturistica. Un progetto italiano da Nord a Sud – ha affermato il Ministro – sul quale costruiremo i programmi di cicloturismo, di valorizzazione ambientale ed economica”.

“Una sfida ulteriore sarà quella di riuscire a valorizzarlo con una Legge speciale – ha concluso Galletti – istituendo una Cicloturistica Appenninica che unisca tutti i Comuni. Mi farebbe piacere nascesse da Vivi Appennino Bologna che poi è diventato Vivi Appennino e potrà diventare, in futuro, Vivi Appennino Italia”.

Appennino Bike Tour: un viaggio attraverso i Parchi d’Italia

Appennino Bike Tour toccherà quelle aree protette caratterizzate da un alto grado di naturalità, da un forte valore paesaggistico e spesso da specifiche tradizioni culturali. Partendo da Nord, tra Liguria e Piemonte, saranno toccati i Parchi Regionali Beigua, Capanne di Marcarolo e dell’Antola. In Emilia-Romagna e Toscana i Parchi Regionali dei Cento Laghi, Corno alle Scale, Laghi Suviana e Brasimone e dei Parchi Nazionali Appennino Tosco-Emiliano, Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna. Si passa poi tra Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo dove vengono toccati i Parchi Nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga, Monti Sibillini, Majella ed i Parchi Regionali Monte Cucco, Colfiorito, Monte Subasio e Sirente-Velino. In Campania il Parco Regionale del Matese; tra Basilicata e Calabria ci si immerge tra il Parchi Nazionali dell’Appennino Lucano, Val d’Agri-Lagonegrese, Pollino, Sila, Aspromonte ed i Parchi Regionali Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane, delle Serre. Il viaggio si conclude in Sicilia tra i Parchi Regionali dei Nebrodi, Fluviale dell’Alcantara, delle Madonie e dell’Etna.