Trump firma decreto dazi su acciaio e alluminio: rischio effetto valanga


Coldiretti lancia l’allarme: “Si riapre una guerra commerciale che mette a rischio 40,5 miliardi di esportazioni Made in Italy”

Il presidente americano Donald Trump ha firmato il decreto che impone  dazi doganali sulle importazioni dall'estero di acciaio e alluminio: rischio effetto valanga

Il presidente americano Donald Trump ha firmato il discusso decreto che impone sulle importazioni dall’estero un dazio doganale del 25% per l’acciaio e del 10% per l’alluminio. Tornano così, dopo venti anni, i dazi americani contro l’Unione Europea.

L’ultima volta, ricorda Coldiretti, risale a quando gli Stati Uniti, dopo aver presentato ricorso al Wto contro il divieto europeo alla carne agli ormoni Usa, sono stati autorizzati a fissare nel 1999 una lista di prodotti sui quali sono stati applicati dazi doganali per un valore che ammonta a 116.8 milioni di dollari annuali.

La Confederazione sottolinea che la decisione di Trump sui dazi alle importazioni di acciaio e alluminio rischia di scatenare un effetto valanga. Nel lontano luglio 1999, come rappresaglia per la mancata revoca del divieto UE alla carne agli ormoni, gli Stati Uniti annunciarono la lista di prodotti UE su cui gli USA avevano applicato dazi ad valorem del 100% tra i quali erano compresi per l’Italia tra gli altri i pomodori in scatola ed i tartufi.

Ora si riapre una guerra commerciale che mette a rischio 40,5 miliardi di esportazioni Made in Italy che hanno raggiunto nel 2017 in Usa il record storico grazie ad un aumento del 9,8% rispetto all’anno precedente. Gli Stati Uniti sono di gran lunga il principale mercato di riferimento per il Made in Italy fuori dall’Unione Europea con un impatto rilevante anche per l’agroalimentare.

La contromossa dell’UE: stangata sul bourbon whiskey

Le importazioni di bourbon whiskey statunitense in Italia valgono 25 milioni di euro nel 2017, e sarebbe il prodotto agroalimentare più colpito dalle misure di ritorsione che sta valutando l’Unione Europea contro i dazi americani. È quanto stima la Coldiretti. Insieme ad acciaio, motociclette, abbigliamento, scarpe e cosmetici, l’Unione Europea si prepara a colpire alcuni prodotti più rappresentativi della cultura alimentare del Made in Usa dai fagioli rossi al burro d’arachidi, dal riso ai mirtilli, dal tabacco ai sigari, dal succo d’arancia al bourbon whiskey.

La guerra commerciale nel piatto con gli Stati Uniti mette a rischio circa 4 miliardi di export agroalimentare Made in Italy con le esportazioni di cibo e bevande che sono aumentare del 6% nel 2017. Gli Usa si collocano al terzo posto tra i principali italian food buyer dopo Germania e Francia, ma prima della Gran Bretagna. Il vino risulta essere il prodotto più gettonato dagli statunitensi, davanti a olio, formaggi e pasta.