Earth Hour, il 24 marzo un’ora a luci spente per salvare la Terra


Il WWF lancia EARTH HOUR 2018: l’energia che salva il pianeta Terra vede nascere anche la piattaforma connect2earth.org creata insieme al Segretariato CBD (Convenzione Biodiversità)

Il 24 marzo torna Earth Hour, l'iniziativa mondiale del WWF. Un'ora a luci spente per salvare il pianeta Terra. Tutte le iniziative e come partecipare

Un’ora riempita da centinaia di milioni di gesti simbolici, come spegnere le luci della propria casa e dei monumenti, che si trasformano in un appello planetario contro il cambiamento climatico e per la difesa del Pianeta Terra. È questa l’energia positiva di Earth Hour – Ora della Terra, la più grande mobilitazione globale del WWF che tornerà sabato 24 marzo, dalle 20.30 alle 21.30 di ciascun Paese.

Dal Pacifico alle coste atlantiche si spegneranno monumenti, luoghi simbolo, compresi Colosseo e Basilica di San Pietro, sedi istituzionali, uffici, imprese e abitazioni private di tutto il mondo con centinaia di eventi e iniziative speciali sul web e nelle migliaia di città coinvolte in un vertiginoso gioco colorato dell’ON-OFF delle icone mondiali.

Quest’anno, per l’undicesimo compleanno di Earth Hour, la parola d’ordine sarà Connect2Earth, a sottolineare il legame tra il nostro benessere e l’equilibrio dei boschi, la purezza delle acque, la bellezza e ricchezza di vita e di specie. Per condividere globalmente l’importanza di questo legame è nata la piattaforma connect2earth.org, creata in partnership con il Segretariato della Convenzione sulla Diversità Biologica delle Nazioni Unite per approfondire temi come salute degli oceani, economie sostenibili, azioni concrete sul clima. Il progetto è sostenuto dal Ministero dell’Ambiente della Germania e l’International Climate Initiative.

Il messaggio planetario dell’Ora della Terra trasmetterà la volontà di impegnarsi singolarmente e collettivamente nel contrasto al cambiamento climatico, una sfida che è possibile vincere soltanto unendo le forze. Nel 2017 l’effetto domino dell’Ora della Terra ha registrato numeri da capogiro: 7000 città e oltre 184 Paesi e regioni del mondo, centinaia di milioni di persone e per l’hashtag #EarthHour oltre 3 miliardi di azioni social rendendo ancora più popolare il tema della necessità di agire sui cambiamenti climatici. Nelle edizioni passate Earth Hour ha ispirato milioni di persone che hanno chiesto politiche sul clima più stringenti e azioni concrete sulla biodiversità: tra i risultati maggiori, la creazione di un’area marina protetta di oltre 3,4 milioni di ettari in Argentina, 2.700 ettari di foresta protetta in Uganda e leggi più severe sulla tutela di foreste e aree marine in Russia. Anche quest’anno l’evento italiano ha ottenuto il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’ANCI. Come main partner ci sarà Sofidel, azienda partner del WWF Italia nota in particolare per il marchio Regina e prima grande impresa in Italia ad aver aderito nel 2008 al Programma WWF Climate Savers.

“La biodiversità e la natura sono alla base della nostra esistenza e garantiscono benessere, salute, economia, felicità. Sono le fondamenta della nostra vita sulla Terra. Oggi stiamo spingendo il pianeta e i suoi sistemi naturali ai limiti della possibilità di sostenerci: Earth Hour è l’occasione per usare il nostro potere, sia come individui che come collettività, mettendo in moto azioni concrete per salvare il sistema Terra. Siamo grati a quanti, anche quest’anno, hanno voluto affiancarci come nostri partner e a chi ha aderito all’evento. Ci auguriamo che Earth Hour possa crescere non solo come numero di adesioni ma anche come effetto positivo e dirompente per la difesa della biodiversità e la lotta ai cambiamenti climatici in Italia”, ha dichiarato Donatella Bianchi, Presidente di WWF Italia.

“Earth Hour è la dimostrazione di come un’idea semplice possa ispirare le persone ad agire per proteggere la Terra. Sarà un’ora dedicata a riflettere sul ruolo vitale che biodiversità e natura giocano per le nostre vite, una scintilla capace di galvanizzare l’azione per una trasformazione verso un futuro più sostenibile”, ha detto Cristiana Paşca Palmer, Segretario Esecutivo della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD). “Il Segretariato della CBD è lieto di lavorare con il WWF e con tutte le persone nel mondo desiderose di costruire un movimento in cui il singolo e le comunità creano una connessione personale con la Terra. Le riflessioni, le discussioni e le azioni avviate oggi contribuiranno a proteggere la biodiversità a livello locale, nazionale e globale e ci guideranno in un viaggio verso una vita in armonia con la natura”.

LA “TUA” ORA DELLA TERRA

Per scoprire tutti gli appuntamenti, modalità di partecipazione, curiosità in Italia e nel mondo sul sito www.oradellaterra.org. Si potrà seguire e condividere l’evento con #oradellaterra.

TUTTI IN BICI PER IL CLIMA

La sera di sabato 24 marzo si potrà partecipare a Earth Hour in centinaia di modi diversi: dalle cene a lume di candela agli eventi di piazza previsti in tutta Italia. Il WWF ha anche organizzato da nord a sud speciali marce in bicicletta in diverse città italiane, grazie anche alla collaborazione con FIAB, tra cui Bologna, Napoli, Lecce e Catania. L’evento centrale sarà a Roma con la “Pedalata per il Clima”, totalmente gratuita, che partirà dal Colosseo alle 20.30 subito dopo lo spegnimento (punto di incontro alle 20.00) per raggiungere alle 21.30 la Basilica di San Pietro. Il corteo speciale, che si snoderà per le vie della capitale, è stato organizzato la collaborazione di Granfondo Campagnolo Roma, la piattaforma di bike sharing a flusso libero oBike o.bike/it, applicazione di ultima generazione scelta per il suo impegno ad una mobilità sostenibile, salutare e user-friendly e il mobility partner Moovit www.company.moovit.com/it.

CAOS CLIMATICO

Il cambiamento climatico è una delle minacce più devastanti per gli ecosistemi, la biodiversità, la straordinaria ricchezza della vita sulla Terra. Il 2017 si è chiuso come il secondo anno più caldo mai registrato, insieme al 2015 e dopo il 2016. Ma nel 2017 non c’era El Niño, il fenomeno periodico provocato dal surriscaldamento delle acque dell’Oceano Pacifico, quindi il dato è ancor più preoccupante. In questo secolo si sono anche avuti 17 dei 18 anni più caldi mai registrati, contando anche il 2000. Tra le tante specie simbolo colpite dal climate change il WWF Italia ha scelto il leopardo delle nevi, per il quale sostiene concretamente i progetti di tutela.

Questo splendido felino per millenni ha dominato le cime più alte dell’Asia, dall’Himalaya al Karakorum, vivendo tra i 3.000 e i 4.000 metri di altitudine e adattandosi alle condizioni più estreme. Purtroppo il riscaldamento globale sta distruggendo il suo habitat: la specie è ridotta a meno di 7000 individui e l’effetto clima sull’Himalaya potrebbe cancellare il 30% del suo habitat. Lo stato di salute della specie è strettamente connesso con quella umana: ben 3 miliardi di persone vivono grazie alle risorse idriche dei 7 grandi fiumi asiatici alimentati dalla catena himalayana e la sofferenza dei ghiacciai derivata dal riscaldamento globale è un pericolo anche per loro.

SIAMO TUTTI CONNESSI CON LA TERRA

  • La Terra ci sostiene, non solo dal punto di vista fisico: ecco qualche numero che rende evidente la nostra connessione con i sistemi naturali.
  • Un terzo delle 100 città più grandi del pianeta utilizzano acqua pulita che proviene da aree forestali protette;
  • Sin dall’avvio dell’agricoltura (12.000 anni fa) l’uomo ha utilizzato circa 7.000 specie di piante diverse
  • Nella medicina tradizionale e in quella moderna utilizziamo oltre 70.000 diverse specie di piante. Oltre il 60% delle medicine sintetiche, incluse aspirina, digitale e chinino, provengono da specie naturali;
  • Almeno il 35% della produzione mondiale agricola è assicurata dalla capacità riproduttiva degli insetti impollinatori;
  • Oggi il 15% del consumo di proteine mondiale è assicurato dai prodotti della pesca;
  • L’acidificazione degli oceani può minacciare il plankton, il sostegno principale delle grandi creature marine tra cui balene e pesci di grossa taglia.