Scontri durante Vicenza-Padova: indagati 20 ultras padovani


Nel corso delle perquisizioni domiciliari trovate una bandiera con svastica nazista, un tirapugni, un coltello, una mazza da baseball, e una biografia di Erich Priebke

Venti ultras padovani indagati per gli scontri prima e durante Vicenza-Padova del 27 gennaio: la polizia ha trovato armi bianche e una bandiera nazista

Sedici perquisizioni, a Padova, ad appartenenti a gruppi di ultras coinvolti negli scontri dello scorso 27 gennaio, sono state eseguite stamattina dai poliziotti della Digos padovana, su delega del Sostituto Procuratore della Repubblica di Vicenza, dott.ssa Maria Elena Pinna. Le indagini sono state condotte dalle questure di Padova e Vicenza che hanno indagato oggi altre tre persone che si aggiungono a quella già indagata per resistenza a pubblico ufficiale nell’immediatezza della gara. Nel complesso il numero complessivo degli indagati per i fatti in questione ammonta a 20 persone, tutti ultras del Padova. Nei loro confronti, il questore di Vicenza Giuseppe Petronzi ha avviato le procedure per l’applicazione del Daspo (divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive).

Gli scontri avvennero in occasione dell’incontro di calcio Vicenza-Padova. Agli indagati sono stati contestati i reati di travisamento e possesso di oggetti atti ad offendere in occasione di manifestazione sportiva, lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazione sportiva, violenza/resistenza a pubblico ufficiale aggravata, manifestazioni esteriori del disciolto partito fascista, lesioni personali aggravate.

Come ricostruito dagli inquirenti, nelle fasi di afflusso allo stadio un gruppo di tifosi padovani, accompagnati a bordo di autobus all’interno dell’area parcheggio loro assegnata, avevano lanciato petardi verso le Forze dell’ordine. Appena scesi dagli autobus, avevano tentato di raggiungere tifosi vicentini. Negli scontri rimasero feriti il Dirigente del servizio di ordine pubblico della Questura di Vicenza, un poliziotto in servizio all’Unità Cinofila della Questura di Milano, e due agenti del Reparto Mobile di Padova.

All’interno dello stadio, prima, durante ed al termine dell’incontro, alcuni ultras padovani avevano esposto striscioni e cartelli con scritte antisemita e gesti tipici dell’estrema destra. Fatti tra l’altro compiuti il 27 gennaio, data in cui ricorre la “Giornata della Memoria”.

I poliziotti hanno ispezionato e sequestrato telefoni cellulari, i-pad e computer degli indagati, per ricercare documenti ed immagini di incitamento all’odio per motivi etnici e razziali. Gli indagati (tra cui i 16 perquisiti) sono residenti a: Padova (4), Mestrino (2), Ponte San Nicolò (2), Saonara (1), Rubano (1), Maserà di Padova (1), Limena (1), Camposampiero (3), Oderzo (1), Vigonza (2), Albignasego (1). Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti e sequestrati, oltre a diversi capi di abbigliamento utilizzati per il travisamento al momento della commissione dei reati, una bandiera con svastica nazista, un tirapugni, un coltello da combattimento, una mazza da baseball, un manganello telescopico, due confezioni di artifizi pirotecnici, un fumogeno ed una biografia di Erich Priebke.