Insegnante insulta la Polizia al corteo: MIUR avvia procedimento disciplinare


La Ministra Fedeli: “Inaccettabile ascoltare dalla voce di una insegnante parole di odio e di violenza contro le Forze dell’Ordine”

Maestra insulta e minaccia la Polizia al corteo antifascista a Torino. Dopo il video di Matrix il Ministero dll'Istruzione avvia un procedimento disciplinare. Fedeli: "Inaccettabile da una insegnante"

“Vigliacchi, mi fate schifo. Dovete morire!!” Le urla, in piazza a Torino, di una maestra contro i poliziotti, mostrate in un video della trasmissione Matrix di canale 5, hanno sollevato un’ondata di indignazione. Ora però per questa insegnante di una scuola piemontese, appartenente all’area antagonista e intervistata dall’inviato Angelo Machiavello, scatta il provvedimento disciplinare del MIUR. Che fa seguito a quanto chiesto dall’ex premier Renzi, presente in trasmissione: “Licenziamento in tronco”.

“È inaccettabile ascoltare dalla voce di una docente parole di odio e di violenza contro le Forze dell’Ordine. Il rispetto per chi serve lo Stato, per chi, come quella sera a Torino, stava compiendo il proprio dovere per garantire la sicurezza dei cittadini, è sempre dovuto. Sempre e da chiunque. E a maggior ragione da una insegnante, il cui ruolo è non solo quello di trasmettere nuovi saperi e nuove competenze, ma anche quello di educare le nuove generazioni ai valori della legalità, del rispetto reciproco, della convivenza democratica”. Così la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, in merito alla insegnante che a Torino ha insultato gli appartenenti alla Polizia di Stato durante il corteo antifascista dei giorni scorsi augurando loro la morte.

Aggiunge la Ministra: “È quindi doppiamente inaccettabile che una insegnante inveisca con parole di odio proprio contro quelle Forze dell’Ordine che sono una parte fondamentale della nostra istituzione democratica, che quotidianamente svolgono una funzione fondamentale nel Paese a presidio democratico della vita di tutti noi. Per questo motivo il Miur, appena avuta segnalazione di quanto avvenuto, è intervenuto attraverso l’Ufficio scolastico regionale del Piemonte, che dopo aver svolto i necessari approfondimenti, mi ha informato che in data odierna è stato avviato un procedimento disciplinare”.