Sparatoria a Macerata: feriti 6 passanti, fermato un 28enne


Un 28enne ha sparato sui passanti scatenando il panico tra le vie di Macerata: presi di mira cittadini stranieri. Gentiloni: “Stop alla spirale di odio”

Due ore di follia stamani a Macerata dove un 28enne a bordo di un'auto ha sparato sui passanti. Sono sei i feriti accertati, tutti stranieri

Due ore di follia stamani a Macerata dove un 28enne a bordo di un’auto ha sparato sui passanti in diverse vie del centro storico. Sono sei i feriti accertati, tutti stranieri, e uno di loro è stato sottoposto ad intervento chirurgico.

Come spiega la Polizia, sono scattate subito tutte le misure di sicurezza per il controllo del territorio che hanno portato in breve tempo al fermo del presunto responsabile. È un ragazzo italiano di 28 anni, Luca Traini, incensurato e originario di Tolentino. L’uomo è stato fermato in piazza della Vittoria, sui gradini del Monumento ai Caduti. È sceso dall’auto, si è messo una bandiera italiana sulle spalle e dopo aver fatto il saluto romano si è consegnato ai poliziotti senza opporre resistenza.

L’abitazione del 28enne è stata perquisita e sono in corso ulteriori attività investigative. Un episodio che sembra a tutti gli effetti collegato alla morte di Pamela Mastropietro, la 18enne romana allontanatasi da una comunità nei pressi di Macerata e ritrovata senza vita, il corpo smembrato, in due valigie alle porte della città. Per il delitto è stato fermato un cittadino nigeriano.

“Stop alla spirale di odio, la violenza non riuscirà a vincere. Delitti efferati e comportamenti criminali saranno puniti. Questo è lo Stato e chiedo a tutte le forze politiche senso di responsabilità. Lo Stato sarà particolarmente severo contro chiunque pensi di alimentare una spirale di violenza. Fermiamolo subito questo odio, fermiamolo insieme” ha affermato il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Il Ministro dell’Interno Minniti ha convocato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica mentre hanno scatenato una bufera le dichiarazioni del leader della Lega Nord, Matteo Salvini, chiamato in causa perché il 28enne autore della sparatoria è stato candidato per il Carroccio alle Comunali a Corridonia.

“Chiunque spari è un delinquente, a prescindere dal colore della pelle. Ma è chiaro ed evidente che una immigrazione senza controllo, una invasione come quella organizzata voluta e finanziata in questi anni porta ad uno scontro sociale” ha affermato Salvini.

“Quelli che hanno riempito l’Italia trasformandola in un enorme campo profughi hanno la responsabilità morale di qualunque episodio di violenza accada in Italia” ha aggiunto il leader leghista.

“Le vittime sono tutte di colore e questo è un fatto molto grave. La vicinanza di questi due accadimenti fa immaginare che possa esserci un collegamento tra quanto accaduto a Pamela Mastropietro e la sparatoria di oggi ma quello che sta accadendo questi giorni in città è inaccettabile. Avevo chiesto di lasciare da parte l’odio e rinnovo questo mio appello” ha affermato ai microfoni di SkyTg24 il sindaco di Macerata, Romano Carancini.