PAC e tutela del Made in Italy: il Ministro Martina a Bruxelles


Sul tavolo del Consiglio dei Ministri europei dell’agricoltura la Politica agricola comune dopo il 2020 e la tutela dei prodotti agroalimentari nei mercati esteri

Il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina ha partecipato oggi al Consiglio dei Ministri europei dell’agricoltura e della pesca: PAC e tutela del made in Italy tra i temi affrontati

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina ha partecipato oggi al Consiglio dei Ministri europei dell’agricoltura e della pesca. Tra i punti all’ordine del giorno: il dibattito sulla nuova Politica Agricola Comune e il commercio internazionale dei prodotti agricoli, con particolare attenzione ai negoziati di libero scambio in corso e a quelli futuri intrapresi dall’Unione europea. Due temi, questi ultimi, che riguardano da vicino l’agroalimentare Made in Italy.

“Ci troviamo di fronte a un grande cambiamento, necessario per venire incontro alle richieste dei cittadini e degli agricoltori. Abbiamo dunque bisogno di una Politica Agricola Comune più semplice che tuteli il reddito di quanti operano in questo settore, dando loro risposte concrete, e che tenga conto anche delle sfide climatiche e della sicurezza alimentare, due temi cruciali sui quali dobbiamo tenere alta l’attenzione” afferma il Ministro Maurizio Martina.

“Le regole più restrittive che gli agricoltori europei sono chiamati a rispettare in materia di ambiente, salute e benessere animale, senza considerare i diritti umani e la sicurezza del lavoro, oggi sono percepite come un insieme di vincoli che si traducono solo in maggiori costi. Un sistema produttivo basato su regole più virtuose deve invece essere valorizzato, rendendo trasparente e tracciabile l’intero processo produttivo: dal territorio di provenienza dei prodotti ai metodi di produzione, passando per la trasformazione, fino alla commercializzazione. Questioni che possono essere risolte con norme comuni sull’etichettatura obbligatoria dell’origine delle materie prime agricole, come già fatto dall’Italia” aggiunge il Ministro.

Sul fronte degli accordi commerciali: “Sono uno strumento estremamente importante – conclude Martina – per aprire nuovi mercati e dare opportunità ai nostri produttori. Ma servono regole giuste. La nostra priorità è tutelare i prodotti sensibili, e le nostre Indicazioni Geografiche. Il mancato riconoscimento o una tutela parziale delle Ig possono creare enormi penalizzazioni alle produzioni europee di qualità e vanificare gli effetti positivi dell’apertura di nuovi mercati” sottolinea ancora il Ministro.

Il Consiglio europeo dei Ministri dell’agricoltura arriva nel giorno in cui l’accordo Mercosur affossa il Made in Italy a tavola con pesanti ripercussioni per i consumatori e gli agricoltori italiani legate all’invasione di prodotti stranieri a dazio zero e al via libera ai tarocchi delle più note specialità tricolori. A denunciarlo è la Coldiretti in riferimento al negoziato commerciale che l’Unione Europea ha intrapreso con i Paesi del mercato comune dell’America meridionale di cui fanno parte Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. Un accordo che ancora una volta vede il settore agricolo trattato dall’Ue come merce di scambio senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale.

Proprio per denunciare i rischi legati al Mercosur Coldiretti smaschererà “Il grande scippo dell’Europa all’agricoltura italiana” mercoledì 31 gennaio, alle ore 9,00, alla Fieragricola di Verona (Al Padiglione 9 – Stand A16 – B16), con la mostra sui tarocchi dei prodotti Made in Italy più famosi legalizzati dalla Ue con gli accordi di libero scambio, dai Paesi sudamericani al Giappone, fino al Canada. Al centro dell’iniziativa anche l’analisi sull’impatto dei trattati sulla spesa dei cittadini e sul lavoro degli agricoltori italiani, con l’arrivo agevolato di prodotti stranieri, dalla carne di manzo alle arance e limoni fino ai cereali.