Ostia, operazione contro il clan Spada: 32 arresti


Blitz all’alba delle forze dell’ordine: tra le persone arrestate anche il boss Carmine Spada

Duro colpo al clan Spada di Ostia con l’operazione “Eclissi” della Squadra mobile di Roma e dei Carabinieri: 32 arrestati tra cui il boss Carmine Spada

Duro colpo al clan Spada di Ostia con l’operazione “Eclissi” della Squadra mobile di Roma e dei Carabinieri del gruppo di Ostia, con la collaborazione della Guardia costiera. L’operazione, scattata stanotte, ha portato a 32 arresti. Le persone finite in manette sono tutte accusate, a vario titolo, di far parte di un’associazione di stampo mafioso.

Un elicottero della Polizia di Stato ha coordinato dall’alto le operazioni e piazza Gasparri, territorio del clan nel quartiere di Ostia, è stata illuminata a giorno dai lampeggianti azzurri delle Forze dell’ordine. Per la prima volta i componenti della famiglia Spada finiscono in carcere per mafia, il 416bis.

Secondo la Dda gli indagati, con la forza dell’intimidazione e delle minacce, ma anche con omicidi, estorsioni e usura sono riusciti, negli anni, a prendere il controllo delle attività di balneazione del litorale, di sale giochi e di varie attività commerciali. Le indagini effettuate nell’ultimo decennio e sviluppate attraverso intercettazioni e grazie al contributo di quattro collaboratori di giustizia, hanno portato le Forze dell’ordine a scoprire come l’organizzazione criminale degli Spada era penetrata in tutte le attività economiche del litorale. Negli anni numerosi attentati e atti intimidatori hanno determinato le diverse zone di influenza e la stretta alleanza tra il clan Spada e quello dei Fasciani i cui interessi spaziano dal traffico di droga, all’usura, alle estorsioni e alle infiltrazioni nel tessuto economico.

Alcuni degli indagati risultano essere intestatari di attività di amministrazione delle sale giochi nonché di gestione di numerosi apparecchi elettronici, tipo slot. Lo scopo era quello di estendere il controllo dell’installazione delle “macchinette” anche in zone della Capitale.

La forza dell’organizzazione era la crudeltà delle azioni compiute per arrivare allo scopo, non solo a danno di imprenditori, ma anche nei conflitti interni per impossessarsi del territorio.

Nell’ambito delle estorsioni gli Spada avevano adottato la tecnica di impossessarsi delle case popolari: i criminali cedevano droga a credito fino a raggiungere un indebitamento talmente insostenibile da parte dell’acquirente che l’unica possibilità di estinzione era quella di cedere il proprio appartamento.

Un’associazione a delinquere di stampo mafioso, il clan Spada, a cui vengono contestati omicidio, estorsione, usura, intestazione fittizia. Tra gli arrestati della famiglia sinti: Carmine (il boss), Armando, Ottavio, Massiliano, Enrico (detto Maciste) e Roberto, fratello del boss già rinviato a giudizio dopo che a novembre colpì con una testata un inviato Rai.