Influenza: 1,6 milioni di italiani a letto da inizio anno


Quasi 4 milioni di casi dall’inizio della sorveglianza epidemiologica: i più colpiti dalla sindrome influenzale sono bambini sotto i cinque anni e anziani

Picco dei casi di influenza: sono 1,634 milioni gli italiani messi a letto dal virus nelle prime due settimane di gennaio per l’ultimo rapporto InfluNet

Sono 1,634 milioni di italiani messi a letto dall’ influenza nelle prime due settimane di gennaio, secondo l’ultimo rapporto epidemiologico aggiornato InfluNet. Nella seconda settimana del 2018 il numero di casi di influenza è stabile rispetto alla settimana precedente, la prima del nuovo anno.

I casi stimati di sindrome influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 832.000, per un totale di circa 3.883.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza InfluNet.

“La lieve flessione della curva epidemica ci fa ben sperare che le ultime due settimane rappresentino il picco epidemico stagionale” spiega il rapporto.

Il livello di incidenza in Italia, nella seconda settimana del 2018, è ancora “Molto Alto” ed è pari a 13,73 casi per mille assistiti.

La fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un’incidenza pari a circa 30,8 casi per mille assistiti e quella tra 5 e 14 anni pari a 15,9. L’incidenza nei giovani adulti è pari a 13,8 e negli anziani a 7,8 casi per mille assistiti.

In tutte le Regioni italiane il livello di incidenza è pari o superiore a dieci casi per mille assistiti tranne in Friuli V.G., Veneto e P.A. di Bolzano.

Con il moltiplicarsi dei casi di influenza, Coldiretti spiega che per combattere raffreddore, mal di gola, tosse e febbre tornano i tradizionali rimedi naturali della nonna con appuntamenti speciali nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica (www.campagnamica.it) in tutta Italia. Qui sarà possibile scoprire i segreti della saggezza contadina, che non manca di riscontri oggettivi.

A partire dal mercato di Campagna Amica a Roma al Circo Massimo in Via San Teodoro 74 dalle 9,30 di sabato 20 gennaio e domenica 21 lungo tutta la Penisola sono in programma iniziative ad hoc con esposizioni, proposte, prodotti, ricette e dimostrazioni pratiche per contrastare i malanni in agguato, anche con l’aiuto degli agrichef. Spazio anche ai più piccoli con animazioni e giochi sulla salute a tavola per aiutare mamma e papa nella prevenzione con gusto e divertimento. Per l’occasione verrà diffuso il risultato dell’indagine on line sul sito www.coldiretti.it su come gli italiani si difendono dall’ influenza.

Ha contribuito al picco influenzale, secondo la Confederazione, anche il clima “pazzo” con temperature massime di 4,5 gradi superiori alla media storica che hanno segnato la prima decade di Gennaio.

“E’ una delle influenze peggiori degli ultimi anni – spiega il dott. Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) -. Tuttavia gli ultimi dati a nostra disposizione ci mostrano una lieve flessione della curva epidemica. Questo ci fa presumere che le ultime due settimane rappresentino il picco epidemico stagionale”.

“La situazione è quindi sotto controllo e il sistema sanitario sta garantendo l’assistenza a tutti i cittadini. I più colpiti risultano i bambini con meno di 5 anni che presentano un tasso di circa 30,8 casi per mille assistiti. Decisamente più basso è invece il numero di anziani infettati: 7,8 casi per mille assistiti” aggiunge.

“La diffusibilità dell’ influenza è come sempre molto elevata – sottolinea il dott. Aurelio Sessa, responsabile SIMG del settore -. Una persona è in grado di infettarne altre otto nell’ arco di 1 metro di distanza. Questo può rendere classi scolastiche, metropolitane, aerei o altri luoghi di incontro molto pericolosi in questa fase dell’anno. Siamo ancora in attesa dei dati definitivi però possiamo sostenere che l’aumento della copertura vaccinale ha fatto da scudo ed ha evitato danni peggiori al sistema Paese”.

“Come medici di famiglia la nostra la raccomandazione è quella di estendere la vaccinazione a più categorie possibili. In questi giorni di epidemia sono state rimandate decine di migliaia di donazioni per l’influenza. In alcuni ospedali sono stati addirittura rimandati interventi chirurgici per mancanza di unità di sangue. Va però ricordato che il donatore di sangue è una persona per definizione sana. Proponiamo quindi al Ministero della Salute di promuovere la vaccinazione gratuita nei confronti dei donatori stabili” conclude.