La UE studia nuove norme per televisione e radio online


Il Parlamento europeo ha approvato oggi il mandato negoziale: l’obiettivo è facilitare la diffusione di tv e radio online nazionali su tutto il territorio UE

Unione Europea studia nuove norme per televisione e radio online
Oggi le emittenti radiotelevisive devono ottenere la liberatoria dai diritti d’autore per ogni Paese in cui intendono trasmettere online notiziari e programmi di attualità

STRASBURGO – Ascoltare un tg di una televisione online italiana o un programma di una web radio in un altro Paese europeo presto potrebbe esserepiù facile. Il Parlamento europeo ha dato il via libera all’inizio dei negoziati con i governi UE su nuove norme che dovrebbero offrire ai consumatori una scelta più ampia di notiziari online. Gli eurodeputati hanno approvato oggi il mandato negoziale, preparato dalla commissione giuridica, con 344 voti favorevoli, 265 contrari e 36 astensioni. Il Parlamento è così pronto ad avviare i colloqui con i governi UE non appena il Consiglio avrà concordato la propria posizione negoziale.

Le nuove norme mirano a rispondere alla crescente domanda di televisione e radio online e rendono più semplice la diffusione online di notiziari e programmi di attualità anche in Stati membri diversi da quello dove sono stati prodotti. Ciò avverrebbe grazie a una semplificazione della procedura per la concessione dell’uso in tutta l’UE di materiale protetto dal diritto d’autore.

Attualmente le emittenti radiotelevisive devono ottenere la liberatoria dai diritti d’autore per ogni Paese in cui intendono trasmettere online notiziari e programmi di attualità, spesso necessaria in tempi brevissimi. Con le nuove norme, sarebbe possibile ottenere l’autorizzazione solo nel proprio Paese, per poi poter diffondere il programma in tutta l’UE.

Tuttavia, gli eurodeputati hanno anche confermato la norma che prevede la possibilità di escludere un prodotto da tale procedura semplificata, e quindi riaffermare il cosiddetto “principio di territorialità” (geoblocking in inglese), in caso di accordo formale fra il titolare dei diritti e l’emittente radiotelevisiva. Tale eccezione mira a garantire gli investimenti in prodotti nazionali e sostenere la diversità culturale.