Nel bilancio UE meno fondi per la PAC: “Tagli insostenibili”


Oggi il voto della Plenaria del Parlamento europeo. Protesta la Coldiretti: “Agricoltura fondamentale per l’Europa”

Nel bilancio UE prospettati tagli fino al 30% per la PAC
Prospettati tagli fino al 30% per la PAC

STRASBURGO – Oggi il Parlamento europeo in Plenaria voterà l’accordo raggiunto con i governi dell’UE sul bilancio del 2018, volto a offrire un migliore sostegno ai giovani, stimolare la crescita e migliorare la sicurezza.

L’accordo provvisorio, raggiunto sabato 18 novembre tra Parlamento e Consiglio sul bilancio dell’UE per il 2018, è stato discusso ieri e messo in votazione per oggi. I negoziatori del Parlamento hanno cercato e ottenuto un migliore sostegno per i giovani disoccupati e ulteriori finanziamenti per promuovere iniziative chiave in favore delle PMI, della ricerca e della mobilità degli studenti di Erasmus+.

Gli importi concordati per il bilancio UE 2018 ammontano a 160,1 miliardi di euro in stanziamenti di impegno e a 144,7 miliardi di euro in stanziamenti di pagamento.

Le ipotesi di taglio dei fondi destinati all’agricoltura (PAC) nel bilancio per l’Unione Europea sono però “insostenibili per le imprese e per i cittadini europei che per il 90% sostengono la politica agricola a livello europeo per il ruolo determinante per l’ambiente, il territorio e salute secondo la Consultazione pubblica promossa dalla stessa Commissione europea”. Ad affermarlo è il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare le ipotesi di studio sul bilancio comunitario dopo il 2020 con scenari che vanno da una diminuzione dal 15% al 30% del loro budget attualmente disponibile.

“Garantire un equo tenore di vita per gli agricoltori – sottolinea la Coldiretti – è un’esigenza fondamentale per la maggioranza dei cittadini (88%) che sottolineano come agli agricoltori ricevano solo una piccola quota del prezzo finale al consumo dei prodotti alimentari (97%)”.

“Un indirizzo importante nelle scelte per il futuro della Politica Agricola Comune (PAC) dove occorre però cambiare rafforzando tutte le misure che escludono la ‘rendita’ e premiando chi vive di agricoltura per puntare su un’assegnazione degli aiuti che consideri anche il contributo alla sostenibilità sociale e quindi all’occupazione, da parte delle imprese agricole” ha proseguito Moncalvo. Per il presidente della Confederazione “valorizzare la distintività delle produzioni di cui la tracciabilità dell’origine e l’etichettatura sono i principali strumenti per recuperare valore sul mercato”.