Mens Sana, arriva Cagliari: “Non sarà una partita facile”


Il coach biancoverde Matteo Mecacci presenta l’avversaria di domenica: “Squadra da prendere con le molle”

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La Mens Sana torna al PalaEstra dopo la sconfitta di Biella

SIENA – La Soundreef Mens Sana torna nel fortino del PalaEstra e domenica andrà a caccia della quarta vittoria interna stagionale contro la Pasta Cellino Cagliari. Il match, valido per l’8ª giornata di andata del campionato di serie A2 girone Ovest, mette di fronte due squadre appaiate in classifica a quota 6 punti e che finora hanno condiviso un percorso simile. Il bilancio anche per i sardi è di 3 vittorie casalinghe e 4 sconfitte esterne, proprio come la Soundreef Mens Sana.

Nell’ultimo turno la Pasta Cellino Cagliari dell’ex biancoverde “Lollo” Bucarelli, ha perso tra le mura amiche contro la Remer Treviglio (85-92) ma ha sempre il terzo migliore attacco del girone Ovest (82.3 ppg). Allo stesso tempo il club satellite della Dinamo Sassari ha anche la peggior difesa del torneo, con 90.1 punti di media a partita concessi agli avversari.

A presentare il match di domenica alle ore 18 è il coach biancoverde, Matteo Mecacci.

Che squadra è la Pasta Cellino?

«Cagliari ha impostato un progetto sui giovani in partnership con la Dinamo Sassari e ha chiamato alla guida un allenatore di grande esperienza come Riccardo Paolini. Ha costruito un roster che si basa su un mix tra giovani e giocatori più esperti come Allegretti, Rullo, Turel e i due americani Keene e Stephens, che all’esordio in questa categoria stanno avendo un ottimo rendimento offensivo. Il loro intento è quello di disputare un buon campionato e di portare avanti questo progetto responsabilizzando giovani di talento come il nostro ex Bucarelli, Rovatti o Ebeling».

Il sistema di gioco di Cagliari?

«È una squadra votata ai ritmi alti, che gioca una pallacanestro fatta di aggressività, ricerca continua di un tiro nei primi dieci secondi dell’azione sfruttando anche la velocità dei lunghi. Ebeling e Allegretti da 4 sono molto pericolosi nell’aprire il campo e inoltre Cagliari può schierare quintetti atipici con Keene, Rullo, Turel e appunto uno tra Ebeling e Allegretti che significa avere quattro giocatori pericolosi da tre punti in campo contemporaneamente».

Cagliari segna e subisce molto: al PalaEstra sarà un altro match ad alto punteggio?

«Dipenderà dalle scelte difensive delle due squadre che proveranno a rallentare gli attacchi anche se poi noi domenica scorsa a Biella ci siamo rallentati da soli. Cagliari comunque è una squadra da alti punteggi come dimostrano anche le statistiche offensive e difensive e in casa ha giocato partite agonisticamente importanti contro squadre ai primi posti della classifica come Biella o Legnano. È un avversario da prendere con le molle perché finora ha dimostrato di poter segnare 80 punti anche contro squadre definite più solide».

Il bilancio fuori casa della Pasta Cellino è di 4 sconfitte in altrettante trasferte: ti aspetti un’impostazione diversa del match da parte di Cagliari?

«Qualche aggiustamento non è da escludere ma Cagliari difficilmente verrà a snaturare le proprie caratteristiche al Palaestra perché gioca una pallacanestro fatta per valorizzare i suoi punti di forza. Lo abbiamo provato sulla nostra pelle a Biella: una delle migliori prove difensive della stagione l’abbiamo pagata a livello offensivo. Sicuramente non verranno a Siena per lasciarci banchettare in attacco: mi aspetto una squadra che proverà a giocare la sua pallacanestro come è nella filosofia di coach Paolini e come hanno fatto finora. Ad Agrigento e Latina, anche se sono arrivate due sconfitte, Cagliari è sempre stata in partita fino alla fine: sarà una sfida impegnativa e da prendere con le molle. Se pensiamo che sia una partita facile abbiamo sbagliato in partenza: sarà un match da affrontare con il giusto impegno sapendo che veniamo da uno schiaffo importante a Biella e dunque dobbiamo riscattarci».

Passiamo alla Soundreef Mens Sana: dopo la sconfitta in casa dell’Eurotrend come hai visto la squadra?

«Ha continuato a lavorare in modo serio e questo è un aspetto confortante. Il primo allenamento della settimana è stato rabbioso: anche se non meritavamo di perdere di 18 punti è successo perché abbiamo smesso di giocare e questo non è andato giù né a me né ai giocatori. Stiamo cercando di lavorare sui nostri difetti, piano piano cerchiamo di aggiungere qualcosa al nostro sistema di gioco sapendo che non è facile e che bisogna lavorare. In questo senso la squadra sta rispondendo bene: posso imputare ai giocatori di essere a volte poco efficaci ma di certo danno sempre tutto in allenamento e in partita».

Cosa ti aspetti dal match di domenica prossima?

«Di trovare una stabilità: finora abbiamo visto due squadre diverse in casa e in trasferta e a volte anche all’interno della stessa partita. Siamo consapevoli che potremo essere diversi anche contro Cagliari ma quello che cerchiamo ora è la continuità nel lavoro sul parquet e nei 40′. Non è semplice perché siamo un cantiere aperto ma allo stesso tempo non può essere una scusa: dobbiamo pensare a migliorarci giorno dopo giorno con i giocatori che abbiamo a disposizione e con le scelte che stiamo provando a fare sapendo che potrebbero pagare non nell’immediato».

Le condizioni di Casella?

«Decideremo all’ultimo se impiegarlo perché questa settimana non si è mai allenato con la squadra e ha svolto solo lavoro differenziato».