Traffico di droga dall’Olanda all’Italia: 7 arresti


Operazione congiunta della polizia italiana e olandese: una tonnellata tra cocaina e marijuana sotto sequestro

traffico di droga da olanda a italia cocaina e marijuana arresti polizia firenze
Il traffico di droga internazionale era gestito da una banda di cittadini albanesi

FIRENZE – Una banda specializzata nel traffico di droga, in particolare cocaina e marijuana, dall’Olanda verso l’Italia è stata bloccata dalla Squadra mobile di Firenze e dalla Polizia olandese.

Sette persone sono state arrestate tra Amsterdam e Rotterdam in esecuzione di un provvedimento emesso dall’Autorità giudiziaria dei Paesi Bassi e scaturito da un’inchiesta della Procura della Repubblica di Firenze – Direzione Distrettuale Antimafia.

In manette sono finiti sei cittadini albanesi e una donna di nazionalità polacca, ritenuti responsabili, a vario titolo, di traffico internazionale di stupefacenti, detenzione abusiva di armi da fuoco e da guerra e riciclaggio di denaro.

Le indagini della Squadra mobile, partite nel maggio del 2015 dalla cellula dell’associazione operante a Firenze, hanno permesso ai poliziotti di individuare le dinamiche criminali dell’organizzazione, composta prevalentemente da albanesi.

La banda gestiva il traffico di droga importando cocaina dal Sud America in Olanda, per poi commercializzarla in diversi Paesi europei, tra cui l’Italia e l’Inghilterra.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il gruppo era in grado di immettere sul mercato italiano, con cadenza quindicinale, almeno 20 chili di cocaina, pura al 97 per cento.

Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati, oltre a circa una tonnellata di droga (140 kg di cocaina e 700 kg di marijuana), anche 4 milioni di euro in contanti, 8 armi da fuoco con relativo munizionamento e una bomba a mano, nonché numerose autovetture ed immobili in Olanda, e un esercizio commerciale.

Nel corso dell’attività investigativa lo scorso maggio, a Bari, sono state eseguite 6 misure cautelari nei confronti di altrettanti esponenti di spicco dei clan baresi Di Cosimo e Parisi, che avevano individuato nella banda un canale di approvvigionamento per la droga che finiva nelle principali piazze di spaccio del capoluogo pugliese.