Più poteri agli Stati UE contro le truffe online: acquisti più sicuri


Il Parlamento europeo ha approvato le nuove regole che rafforzano la tutela dei consumatori

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In crescita le truffe online

STRASBURGO – Le autorità nazionali disporranno di maggiori poteri per individuare e fermare le violazioni delle leggi a tutela dei consumatori che avvengono online, nel quadro del rinnovato regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori (CPC). Il Parlamento europeo infatti ha approvato in via definitiva le nuove regole UE che tutelano in maniera più efficace i consumatori da truffe sugli acquisti effettuati online.

Il testo è stato approvato in Plenaria con 591 voti favorevoli, 80 voti contrari e 15 astensioni, e sarà presto approvato formalmente anche dai Ministri UE. Il regolamento si applicherà 24 mesi dopo la sua entrata in vigore.

Le nuove norme mirano a colmare alcune lacune giuridiche e le difficoltà che derivano da 28 sistemi nazionali diversi.

Nello specifico le autorità nazionali potranno:

  • imporre sanzioni, come ammende o penalità di mora;
  • informare i consumatori su come ottenere un risarcimento;
  • richiedere informazioni ai gestori di registri di domini e alle banche per identificare i commercianti disonesti;
  • acquistare beni o servizi per testare il rispetto delle norme da parte dei siti web, anche sotto copertura (“mystery shopping”);
  • imporre la visualizzazione di un’avvertenza rivolta ai consumatori o ordinare al provider di rimuovere il contenuto digitale o di limitare l’accesso allo stesso, nel caso non ci siano altri mezzi efficaci per fermare una pratica illegale.

Affrontare violazioni diffuse per gli acquisti online

La Commissione europea coordinerà le azioni nei casi in cui un’infrazione abbia arrecato, arrechi o rischi di arrecare un danno agli interessi collettivi dei consumatori in almeno due terzi degli Stati membri, che insieme rappresentano almeno i due terzi della popolazione dell’Unione.

Una delle richieste principali del Parlamento durante i negoziati con il Consiglio è stata quella di coinvolgere di più le organizzazioni dei consumatori. Queste svolgeranno un ruolo proattivo, segnalando le presunte infrazioni, poiché potrebbero venirne a conoscenza prima delle autorità (“segnalazioni esterne”).

La relatrice, l’eurodeputata della Repubblica ceca Olga Sehnalová (S&D) ha dichiarato: “Le nuove regole rafforzeranno e miglioreranno la cooperazione tra chi si occupa di tutela dei consumatori, in modo che si possa controllare più facilmente il rispetto delle leggi e affrontare le infrazioni transfrontaliere. Le autorità nazionali, la Commissione e le organizzazioni dei consumatori, lavorando insieme, creeranno un meccanismo efficace per combattere i commercianti disonesti sia online sia offline e per proteggere i diritti dei consumatori nel mercato unico”.

Quante truffe sul web

Una verifica effettuata nel 2014 ha rivelato che il 37% dei siti web per l’acquisto o la prenotazione online di viaggi, intrattenimento, abbigliamento, beni elettronici e servizi di credito violavano la legislazione UE per la protezione dei consumatori.

Alcuni esempi di pratiche che, grazie alle nuove regole UE, dovrebbero essere affrontate in maniera più efficace rispetto al passato:

  • una promozione transfrontaliera di breve durata da parte di una compagnia aerea che in seguito ha annullato i biglietti scontati;
  • un abbonamento a lungo termine nascosto dietro un’offerta per cercare di vincere un telefono a 1€;
  • un venditore online che non consegna i mobili di design che dichiara di vendere e che ha cambiato sede 4 volte in 3 anni;
  • reclami relativi ai prezzi di noleggio delle auto presentati ai Centri Europei dei Consumatori, dai quali risulta che i consumatori sono discriminati in base al Paese d’origine.