Insegnanti con falsi diplomi scoperti in Calabria: interviene il Miur


Il Sottosegretario Toccafondi: “Fatto grave. Siamo fortemente impegnati nella lotta ai diplomifici”

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Le indagini sui falsi diplomi sono iniziate nel 2016

COSENZA – Sono 33 gli insegnanti indagati dalla Procura della repubblica di Cosenza e ritenuti responsabili del reato di falsità ideologica commessa dal privato e falsità materiale in atto pubblico.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri ci sarebbe stato un sistema, diffuso in tutto Italia, per la falsificazione e l’utilizzo di falsi diplomi rilasciati da istituti magistrali statali e paritari della provincia cosentina e da scuole di specializzazione per l’insegnamento di sostegno agli alunni portatori di handicap. Secondo l’accusa gli insegnanti indagati avrebbero utilizzato questi falsi diplomi per entrare nelle graduatorie ad esaurimento e in quelle d’istituto oppure per essere assunti in scuole primarie e dell’infanzia.

Sulla vicenda è intervenuto anche il Ministero dell’Istruzione attraverso il Sottosegretario Gabriele Toccafondi: “Voglio ringraziare chi sta seguendo le indagini e quindi la Procura di Cosenza, insieme ai carabinieri della Compagnia e ai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria. Aspettiamo di conoscere gli esiti delle indagini e, nel caso, gli adeguati provvedimenti. Però, quanto sto leggendo non può che suscitare preoccupazione”.

“Come MIUR e come Governo abbiamo sempre lavorato per garantire un servizio di istruzione di qualità. Come abbiamo sempre ricordato, siamo per il sistema nazionale di istruzione che è fatto di scuole statali e paritarie e contro chi cerca ‘scorciatoie’. La lotta ai diplomifici è una strada iniziata da tempo e che vogliamo continuare: abbiamo avviato due anni fa un sistema di monitoraggio e azioni di controllo costanti e approfondite, in particolare verso quelle scuole secondarie che presentavano numeri anomali soprattutto nell’ultimo anno scolastico”, aggiunge Toccafondi.

Grazie al piano straordinario di monitoraggio previsto dalla Legge 107, la Buona Scuola, nell’ultimo biennio sono stati oggetto di accertamenti ispettivi più di 600 istituti paritari (di cui 232 nella sola regione Calabria). In Calabria è stata revocata la parità a 7 istituti delle scuole secondarie di secondo grado e 18 scuole dell’infanzia. “È doveroso un ringraziamento al Direttore dell’USR, Diego Bouché, e agli ispettori per il lavoro svolto” precisa Toccafondi.

“Dobbiamo continuare ad operare a garanzia della qualità del servizio di istruzione, non soltanto rispetto all’offerta formativa ma soprattutto rispetto alla qualificazione del personale docente. Dobbiamo, inoltre, essere un esempio ‘virtuoso’ soprattutto per i giovani, affinché non cadano anche loro nella facile trappola della ‘scorciatoia’ per la costruzione di un percorso di vita senza le necessarie competenze professionali e in assenza dei titoli obbligatori e di una formazione adeguata”, conclude il Sottosegretario.