Dai Crisantemi ai Lilium: fiori per il 2 Novembre a peso d’oro


Il Codacons denuncia un’impennata dei prezzi fino al +80%

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Per un mazzo di fiori da portare al cimitero spesa fino a 20 euro

ROMA – Come ogni anno, in occasione della commemorazione dei defunti, i prezzi di fiori e piante subiscono un sensibile rincaro dei prezzi, e il mercato viene invaso da venditori abusivi con una presenza massiccia presso i cimiteri. La denuncia arriva dal Codacons, che fornisce i numeri del fenomeno.

“Negli ultimi giorni le quotazioni dei fiori tipici del 2 Novembre hanno subito un forte incremento presso i principali mercati nazionali di scambio” spiega l’associazione dei consumatori. Per i Garofani i rincari raggiungono il +30,6%, per i Crisantemi il +22,6%, Ranuncoli +40,0%, Gigli +16,7%, Gladioli +16,7%, Fresie +23,7%, Anemoni +10,5%, Margherite +20,0% fino ad arrivare ai Lilium, per i quali le quotazioni sono in aumento del +80,6%.

Ma aumenti dei prezzi vengono segnalati anche presso i fiorai ubicati vicino ai principali cimiteri cittadini: in queste ore per un crisantemo si arriva a spendere anche 4 euro, con un costo per un mazzo di fiori da portare sulla lapide che raggiunge i 20 euro, e rincari che arrivano al +150% rispetto agli altri periodi dell’anno.

“Da segnalare poi la massiccia presenza di venditori abusivi in prossimità dei cimiteri – segnala il Codacons – un mercato illegale in continua crescita che danneggia il settore e l’economia italiana”.