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Cestino contro la docente a Mirandola: interviene la Ministra Fedeli

La ministra uscente dell'Istruzione Valeria Fedeli ha lasciato al suo successore Marco Bussetti un dossier con le questioni urgenti da affrontare nell’interesse del comparto del sapere

“La scuola sta facendo la propria parte. Ufficio Scolastico già in contatto con l’istituto”

La ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli

ROMA – Ha suscitato indignazione il video diffuso sul web relativo a un episodio di bullismo avvenuto in una scuola di Mirandola, nel Modenese. Nel filmato realizzato da parte di uno studente si vede un compagno che prende un cestino e lo lancia contro l’insegnante di matematica. Un altro compagno scaglia invece una penna contro la docente.

Sulla vicenda, avvenuta in una prima dell’istituto Galieli, indagano i Carabinieri, dopo che due degli studenti sono stati denunciati per interruzione di pubblico servizio e violenza a pubblico ufficiale. Il minorenne che ha ripreso tutto con il telefonino è stato invece denunciato per diffamazione.

“Il caso avvenuto in una scuola di Mirandola è un episodio grave di una situazione nota alla scuola e ai servizi sociali e già all’attenzione del nostro Ufficio Scolastico Regionale, per la quale sono stati da tempo attivati interventi diversificati” ha affermato la Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli.

“Il video circolato in Rete – prosegue Fedeli – colpisce e suscita naturalmente indignazione: episodi simili non sono tollerabili, a maggior ragione all’interno di un’aula scolastica, dove la violenza deve essere sempre bandita. Ma leggere sulla stampa che quelle immagini e la mancanza apparente di reazione da parte dell’insegnante sarebbero il simbolo dello sfascio della scuola fa forse più male. E non rende giustizia allo sforzo che le nostre scuole, le nostre e i nostri docenti fanno ogni giorno per dare alle ragazze e ai ragazzi tutti gli strumenti di cui hanno bisogno per muoversi con autonomia e competenza nel loro presente e nel loro futuro”.

“Il quotidiano (pre)giudizio negativo su quanto accade a scuola è un errore. Bisognerebbe conoscere gli eventi per scoprire che a Mirandola l’istituzione scolastica non è rimasta inerte, ma ha fatto e sta facendo la propria parte. Ha agito da tempo sul piano disciplinare e organizzativo, coinvolgendo per questo e altri casi le diverse autorità competenti. Senza venire meno al proprio ruolo educativo e tenendo conto della minore età dei soggetti coinvolti” sottolinea la Ministra.

“Come Ministero – continua Fedeli – siamo al fianco della dirigente scolastica, delle e dei docenti, delle famiglie e dell’Ufficio Scolastico Regionale che stava seguendo il caso e che sta valutando ulteriori azioni di supporto. Il 27 ottobre abbiamo lanciato un Piano nazionale per l’educazione al rispetto, che mette a disposizione delle istituzioni scolastiche ulteriori strumenti operativi e risorse per contrastare ogni forma di violenza, discriminazione, bullismo. Abbiamo approvato e diffuso anche le Linee guida proprio per il contrasto del bullismo e del cyberbullismo”.

“La scuola e il Ministero – chiude Fedeli – stanno facendo una battaglia importante su questo fronte e vanno sostenuti. Da parte di tutti gli attori sociali coinvolti, ciascuno per la propria parte. Parlare sempre e solo di una scuola allo sfascio o allo sbando non corrisponde al vero e non rende merito alla sua quotidiana azione per sostenere la crescita delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi”.

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