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Nelle scuole più educazione al rispetto: al via il Piano nazionale

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La presentazione del Piano Nazionale per l'Educazione al Rispetto

Dieci azioni contro disuguaglianze e discriminazioni: sui social c’è anche la campagna #Rispettaledifferenze

La presentazione del Piano Nazionale per l’Educazione al Rispetto

ROMA – Un Piano nazionale per promuovere nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione al rispetto, per contrastare ogni forma di violenza e discriminazione e favorire il superamento di pregiudizi e disuguaglianze, secondo i principi espressi dall’articolo 3 della Costituzione italiana.

Lo ha presentato a Roma la Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, nella cornice del Teatro Eliseo, alla presenza di Elena Centemero, Presidente della Commissione Equality and Non Discrimination del Consiglio d’Europa, Gabriele Toccafondi, Sottosegretario all’Istruzione, Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro, rappresentati di studentesse e studenti e delle famiglie.

Ha condotto il dibattito la giornalista Mirta Merlino, che ha di recente lanciato una campagna dal titolo #odiolodio per sensibilizzare sul problema della violenza verbale e dell’offesa gratuita sui social network. La campagna rientrerà fra le collaborazioni lanciate oggi alla presentazione del Piano.

“Il lancio di questo Piano ci rende orgogliosi ed è particolarmente importante – ha spiegato Fedeli – perché il rispetto delle differenze è decisivo per contrastare violenze, discriminazioni e comportamenti aggressivi di ogni genere. Perché il rispetto include un modo di sentire e un modo di comportarsi e relazionarsi fondamentali per realizzare l’art. 3 della Costituzione, cui tutto il Piano si ispira”.

“Perché la scuola deve, può e vuole essere un fattore di uguaglianza, protagonista attiva di quel compito – “rimuovere gli ostacoli” – che la Repubblica assegna a se stessa. Ascolto, dialogo, condivisione: il rispetto significa tutto questo, significa fortificare la democrazia, migliorare la qualità di ogni esperienza di vita, contribuire a far crescere condizioni di benessere per tutte e tutti”ha aggiunto.

“Con il Piano – prosegue Fedeli – mettiamo a disposizione delle scuole risorse e strumenti operativi specifici, pensati come l’avvio di un percorso che si prolungherà nel tempo per accompagnare quel cambiamento positivo della società che la scuola può contribuire a realizzare. Al di fuori di ogni approccio ideologico, è importante sottolinearlo, ma solo volendo realizzare la Costituzione, dare attuazione a leggi dello Stato, far crescere bambine e bambini, ragazze e ragazzi condividendo fondamentali valori umani e di convivenza civile”.

I fondi e le azioni del Piano Nazionale per l’Educazione al Rispetto

Vengono stanziati 8,9 milioni di euro per progetti e iniziative per l’educazione al rispetto e per la formazione delle e degli insegnanti. In particolare, 900.000 euro serviranno per l’ampliamento dell’offerta formativa, 5 milioni (fondi PON) per il coinvolgimento di 200 scuole nella creazione di una rete permanente di riferimento su questi temi. Altri 3 milioni sono messi a disposizione per la formazione delle e dei docenti.

In attuazione del Piano sono state emanate le Linee guida nazionali per l’attuazione del comma 16 della legge 107 del 2015 per la promozione dell’educazione alla parità tra i sessi e la prevenzione della violenza di genere. Le Linee guida sono state messe a punto da un Gruppo di esperti istituito presso il Miur.

“Queste Linee guida – sottolinea la Ministra – sono frutto di un lavoro di confronto importante, portato avanti con l’obiettivo di trovare il massimo equilibrio e la più ampia condivisione. Quello che mi rende particolarmente orgogliosa è non solo aver formalmente attuato una prescrizione normativa, ma aver dato alle scuole uno strumento culturale importantissimo per combattere le disuguaglianze e gli stereotipi: la legge 107 punta a rendere centrale l’educazione al rispetto e alla libertà dai pregiudizi, riconoscendo dignità a ogni persona, senza esclusioni, nell’uguaglianza di diritti e responsabilità per tutte e tutti”.

Sono state emanate anche le Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, previste dalla legge 71 approvata in Parlamento a maggio del 2017: saranno uno strumento flessibile e aggiornabile per rispondere alle sfide educative e pedagogiche legate alla costante evoluzione delle nuove tecnologie. “La legge attribuisce a una pluralità di soggetti compiti e responsabilità ben precisi, ribadendo il ruolo centrale delle scuole, che devono individuare un docente referente per raccogliere e diffondere le buone pratiche educative – ricorda Fedeli -. Attraverso queste Linee di orientamento rendiamo operativa la legge e sosteniamo ancora di più le istituzioni scolastiche nel contrasto di questi fenomeni”.

Fra i punti del Piano c’è poi il rafforzamento degli Osservatori attivi presso il Ministero sui temi dell’integrazione, dell’inclusione e per la promozione di iniziative sui temi della parità fra i sessi e della violenza contro le donne. Il Piano prevede anche il lancio, il 21 novembre, del nuovo Patto di corresponsabilità educativa per rinsaldare il rapporto fra scuola e famiglia. E la distribuzione a tutte le studentesse e gli studenti della Costituzione. I materiali e le proposte didattiche sui temi del Piano saranno pubblicati sul portale www.noisiamopari.it.

La campagna sui social

Per diffondere i contenuti e i messaggi del Piano parte poi da oggi anche una campagna social con l’hashtag #Rispettaledifferenze che accompagnerà la pubblicazione di materiali dedicati e di video.

Testimonial del mondo dello sport, della cultura e dello spettacolo hanno già aderito alla campagna (fra questi: Alice Rachele Arlanch, Luca Barbarossa, Marco ‘Baz’ Bazzoni, Ohara Borselli, Giovanni De Carolis, Paola Cortellesi, Geppy Cucciari, Gaia De Laurentis, Padre Enzo Fortunato, Teresa Mannino, Ermal Meta, Piergiorgio Odifreddi, Nicole Orlando, Valentina Petrini, Mirco Scarantino, Alessandra Sensini, Pino Strabioli, Dario Vergassola, la squadra di pallacanestro di Crema) con video o messaggi per i social in cui spiegano perché è importante rispettare le differenze.

L’immagine grafica collegata al Piano, che sarà diffusa come logo dell’iniziativa, è un hashtag. Il cancelletto che accompagna le parole chiave di cui si parla sui social viene reinterpretato come due uguali che si uniscono, arricchiti da un sorriso come quello delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi.

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