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Cyberbullismo, via libera definitivo della Camera alle nuove norme

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Ecco tutte le novità introdotte dal testo approvato oggi a Montecitorio

Nuove norme per contrastare il bullismo sul web

ROMA – Con 432 voti favorevoli, zero contrari e un astenuto la Camera dei Deputati ha approvato oggi in via definitiva le Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo .

Il provvedimento, in sintesi, introduce le seguenti novità nella lotta al fenomeno.

La ministra Fedeli: “Già al lavoro per dare immediata attuazione”

“Il cyberbullismo è un tema serissimo. Ritengo per questo molto importante l’approvazione di una legge specifica per il contrasto di questo fenomeno. Il Parlamento ha fatto un lavoro che era necessario: finalmente si affronta pienamente e in modo deciso un problema che non può essere sottostimato. Ringrazio i colleghi parlamentari, in particolare la Senatrice Elena Ferrara, per l’impegno profuso nel raggiungere questo obiettivo. Il Ministero è già al lavoro affinché la legge trovi immediatamente piena attuazione”. Così la Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, commenta la definitiva approvazione alla Camera della legge sul cyberbullismo.

“Con questo provvedimento – sottolinea Fedeli – mettiamo al centro la tutela delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Lo facciamo, in un’ottica di prevenzione, a partire dalla scuola che è luogo principale di formazione, di inclusione e accoglienza. Finalmente abbiamo imboccato la strada giusta”.

Nei giorni scorsi il Ministero ha già riunito la Conferenza dei coordinatori regionali degli Uffici scolastici sul bullismo per attivare immediatamente la ricognizione delle docenti e dei docenti in ciascuna istituzione scolastica, così come richiesto dalla legge appena approvata. I referenti, spiega il provvedimento, coordineranno le iniziative di prevenzione e di contrasto del cyberbullismo, anche avvalendosi della collaborazione delle Forze di polizia nonché delle associazioni e dei centri di aggregazione giovanile presenti sul territorio.

UNICEF: “Ora la vera sfida si gioca su prevenzione e sensibilizzazione”

“Apprendiamo con soddisfazione che la parola cyberbullismo è appena entrata nel nostro ordinamento con la prima legge in Europa che mira a contrastare il fenomeno, adesso la vera sfida si giocherà sulla prevenzione e la sensibilizzazione”, ha dichiarato il Presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera.

Tra le novità, viene introdotta la possibilità per il minorenne di chiedere direttamente al gestore del sito web, anche senza il coinvolgimento dei genitori, l’oscuramento o la rimozione della cyber-aggressione.

Si prevede poi una “procedura di ammonimento” rinviando alla legge anti-stalking: il cyber-bullo con più di quattordici anni sarà convocato dal Questore insieme a un genitore e gli affetti dell’ammonimento cesseranno solo una volta maggiorenne.

L’UNICEF si rammarica che in questa circostanza non venga coinvolto il Pubblico Ministero Minorile, una figura ampiamente formata sul fenomeno e senz’altro più adatta ad interloquire con un minorenne.

Per l’aspetto preventivo, la legge sancisce l’istituzione entro trenta giorni dalla sua entrata in vigore di un Tavolo tecnico interministeriale presso la Presidenza del Consiglio con il compito di coordinare i vari interventi e di mettere a punto un Piano integrato contro il bullismo via web.

La nuova norma stanzia circa 200.000 euro annui per le esigenze connesse allo svolgimento delle attività di formazione in ambito scolastico e territoriale finalizzate alla sicurezza dell’utilizzo della rete internet e alla prevenzione e al contrasto del cyberbullismo.

Sulla possibilità che tale cifra possa ritenersi idonea, l’UNICEF condivide i dubbi sollevati in fase di discussione in aula, specie se si considera le circa 40.000 scuole presenti sul territorio nazionale.

L’UNICEF è attiva nel contrastare e prevenire il bullismo e cyberbullismo su tutti i fronti, in particolare con il progetto “Verso una scuola amica”, promosso in collaborazione con il MIUR ed attivo per l’ottavo anno consecutivo. Il progetto propone attività di prevenzione, di forme di esclusione e discriminazione e degli stessi episodi di bullismo attraverso un approccio fondato sui diritti dei bambini e dei ragazzi, sull’ascolto e la partecipazione.

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