Franceschini: “Beni culturali fuori da trattativa su autonomie regionali”


Agli Stati Generali del Paesaggio il ministro interviene anche sui referendum in Veneto e Lombardia

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Il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini durante il convegno Stati generali del paesaggio a Palazzo Altemps, Roma.

ROMA – A poco meno di venti anni dalla Conferenza nazionale del Paesaggio del 1999, il Ministero dei beni culturali ha lanciato gli Stati Generali del Paesaggio come occasione di riflessione e di approfondimento sul futuro delle politiche paesaggistiche in Italia.

Nei due giorni di dibattito, ospitato presso la sede del Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps, architetti, docenti universitari, dirigenti del Mibact, giuristi, economisti, esponenti delle istituzioni e del mondo dell’associazionismo sono stati chiamati a esprimersi sui diversi argomenti delle cinque sessioni tematiche in programma: “Legislazione e diritto al paesaggio”; “Paesaggio: bene comune e risorsa economica”; “Paesaggio, politiche di trasformazione territoriale e qualità progettuale”; “Legalità e inclusione sociale: verso il diritto a paesaggi di qualità”; “Cultura del paesaggio: educazione, formazione e partecipazione”.

“Siamo l’unico Paese che tutela il paesaggio nella Carta costituzionale e di questo dobbiamo essere orgogliosi. Gli Stati Generali servono a spiegare che bisogna smettere di sprecare il suolo, che è necessario tutelare ancora di più il nostro territorio e che lo Stato e le Regioni insieme devono difendere la bellezza del nostro paesaggio, che è un valore assoluto, non solo culturale ma anche economico, perché la bellezza italiana ha un grande valore nel Mondo” ha sottolineato il Ministro Franceschini.

Nel corso degli Stati Generali è stato presentato il I° Rapporto sullo stato delle politiche per il paesaggio dell’Osservatorio nazionale per la qualità del paesaggio del Mibact ma un’attenzione particolare è stata rivolta anche ai referendum sulle autonomie di domenica scorsa in Veneto e Lombardia.

”I referendum che si sono tenuti mettono in moto un meccanismo di trattativa tra lo Stato e le Regioni sul federalismo differenziato. Il paesaggio e i beni culturali non possono entrare in questa trattativa” ha dichiarato Franceschini nel corso delle conclusioni degli Stati Generali del Paesaggio a Palazzo Altemps.

Il Ministro Franceschini, nel ricordare quanto la riforma del MiBACT abbia contribuito a aumentare la tutela del paesaggio con l’istituzione delle Soprintendenze uniche, ha annunciato che si sta lavorando per portare a 1.000 le nuove risorse umane in corso di assunzione grazie al concorso per i professionisti dei beni culturali.

La mattinata conclusiva è stata introdotta dalla lectio magistralis del Cardinale Gianfranco Ravasi dal titolo “Pose l’uomo nel giardino per coltivarlo e custodirlo. Paesaggio, spiritualità e cultura”.

I lavori sono stati conclusi dall’intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, che, ribadendo quanto alla tutela vada affiancata la cura del paesaggio, ha voluto confermare l’impegno del Governo a fianco delle persone colpite dal terremoto a un anno esatto dall’inizio della seconda sequenza sismica che ha colpito l’Italia centrale.