Esposizione ad agenti cancerogeni sul lavoro: 11 nuove sostanze nell’elenco


Regole più severe per tutelare i lavoratori dell’edilizia, del settore chimico, della lavorazione del legno e del tessile

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Rivisti i limiti di esposizione per le polveri di legno duro

STRASBURGO – L’elenco delle sostanze pericolose per la salute dei lavoratori esposti agli agenti cancerogeni si aggiorna. Il Parlamento europeo ha infatti approvato in via definitiva regole UE più severe per proteggere meglio i lavoratori dall’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni sul luogo di lavoro. La direttiva è stata approvata con 540 voti a favore, 6 voti contrari e 119 astensioni. Una volta formalmente confermate dal Consiglio, le nuove regole entreranno in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione.

Le nuove regole, come detto, aggiungono 11 sostanze cancerogene all’elenco delle sostanze pericolose e rivedono i valori limite per due dei prodotti già inclusi nell’elenco.

L’obiettivo è quello di contribuire a salvare fino a 100.000 vite nei prossimi 50 anni.

Limiti di esposizione ridotti

Sono stati fissati limiti di esposizione professionale ad agenti cancerogeni, vale a dire la quantità massima di sostanze nocive (generalmente espressa in milligrammi per metro cubo d’aria) alla quale i lavoratori possono essere esposti, per:

  • dieci agenti chimici: ossido di propilene, butadiene, 2-nitroproprano, acrilammide, bromoetilene, bromuro di vinile, composti del cromo esavalente, ossido di etilene, idrazina e o-toluidina;
  • le fibre ceramiche refrattarie e la polvere di silice cristallina, prodotta dall’estrazione, dal taglio o dalla frantumazione di materiali come calcestruzzo, mattoni o rocce.

La nuova legislazione rivede inoltre i limiti di esposizione per due sostanze già incluse nell’elenco:

  • le polveri di legno duro (prodotte dal taglio del legno);
  • il cloruro di vinile monomero (principalmente utilizzato per produrre PVC).

I datori di lavoro avranno l’obbligo di individuare e valutare i rischi per i lavoratori esposti a queste sostanze e adottare misure preventive.

La Commissione europea dovrà valutare entro il primo trimestre del 2019 la possibilità di includere nell’elenco delle sostanze pericolose anche quelle tossiche per la riproduzione, vale a dire le sostanze che hanno effetti sulla funzione sessuale e la fertilità.

Sorveglianza sanitaria

Le nuove norme prevedono inoltre che l’autorità nazionale responsabile della sorveglianza sanitaria dei lavoratori possa decidere di proseguire la sorveglianza dopo la fine dell’esposizione, per tutto il tempo necessario a salvaguardare la salute dei lavoratori.

La relatrice Marita Ulvskog (S&D, Slovacchia) ha dichiarato: “Sono incredibilmente felice che l’UE abbia finalmente rivisto la direttiva sugli agenti cancerogeni e mutageni. Ci sono voluti oltre dieci anni di pressioni per ottenere un’agenda più ambiziosa. I lavoratori devono sapere che sono tutelati e che le aziende non si fanno concorrenza sulla loro salute. L’Unione europea ha bisogno di un’agenda sociale più forte e questo è un buon inizio. Il cancro è il più grande killer sul posto di lavoro e noi continueremo a combatterlo”.

Le morti legati all’esposizione ad agenti cancerogeni

Ogni anno, il 53% dei decessi professionali nell’UE è attribuito al cancro, contro il 28% per le malattie circolatorie e il 6% per quelle respiratorie. I tipi più comuni di cancro professionale sono il cancro ai polmoni, il mesotelioma (causato dall’ esposizione a particelle di amianto) e il cancro della vescica.

Le nuove regole garantiranno in una migliore tutela soprattutto per chi lavora nel settore edile, nell’industria chimica, automobilistica, alimentare e tessile, nella lavorazione del legno e dei mobili, nel settore sanitario e negli ospedali.