Miss Universo: Telefono Rosa e Studios insieme contro la violenza sulle donne


Il 28 ottobre in occasione della finale italiana del concorso l’iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica

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La violenza domestica è un fenomeno diffuso in tutta Europa

ROMA – In vista della finale italiana del Concorso di Miss Universo, che si terrà sabato 28 ottobre alle 19.30 negli Studios ex De Paolis, all’interno del Teatro 8, Telefono Rosa e Studios lanciano un’iniziativa contro la violenza sulle donne.

La serata che designerà le tre finaliste e tra loro la vincitrice, sarà un entusiasmante show che vedrà alternarsi artisti internazionali come Phil Palmer (chitarrista dei Dire Straits, compositore e produttore musicale) e Numa Palmer (Ambasciatrice Unicef oltre che impegnata e raffinata cantautrice) e giovani talenti italiani che animeranno l’evento.

Ma quest’anno Miss Universo e Studios hanno anche voluto dare far sentire la loro voce contro la violenza di genere ed il femminicidio, chiedendo e ottenendo la collaborazione di una delle più importanti e prestigiose Associazioni, da sempre in prima fila per contrastare la violenza sulle donne e sostenere le vittime di questo abominio: Telefono Rosa.

Infatti per la prima volta, nella sua storia, l’Associazione Nazionale Volontarie del Telefono Rosa – onlus ha deciso di essere presente ad un concorso di bellezza, accogliendo l’invito di essere “charity partner”.

Lo farà all’interno di un grande evento come Miss Universo Italia, grazie a Daniele Taddei ed ai suoi Studios, (ex De Paolis) in Roma, con il quale ha già avviato una collaborazione per sensibilizzare sul delicato tema della violenza contro le donne.

Il Telefono Rosa, oltre ad essere l’Associazione scelta come “charity partner”, sarà presente con la sua Presidente Maria Gabriella Carnieri Moscatelli che farà parte della giuria, composta da altre importanti personalità della cultura e della moda come lo stilista Renato Balestra (che vestirà anche le finaliste) e lo stesso Daniele Taddei, che eleggerà la vincitrice.

“Per noi – dice la Presidente del Telefono Rosa Nazionale, Gabriella Carnieri Moscatelli – quello che è successo nei giorni scorsi sul caso Weinstein ci ha convinte che dobbiamo essere presenti nel mondo dello spettacolo. Ma anche nel mondo dello sport, non esente da situazioni altrettanto spinose”.

“Le denunce dello star system di Hollywood e delle atlete di ogni nazionalità sono state la prova che sia necessario, un intervento anche all’interno di certe realtà. Un grande lavoro di sensibilizzazione, che da un lato deve essere consapevolezza su cosa sia la violenza, dall’altro l’assunzione di un impegno collettivo per fermarla e prevenirla. Riteniamo utile che il Telefono Rosa avvii una vera e propria campagna in questi settori professionali, dove le donne spesso sono costrette a subire molestie, solo in virtù della loro bellezza o delle loro aspirazioni professionali” aggiunge.

“Ringrazio gli Studios e l’organizzazione di Miss Universo per averci dato questa possibilità. Il messaggio che il Telefono Rosa vuole inviare è di: denunciare, denunciare, denunciare. L’Associazione sosterrà sempre le donne che coraggiosamente rompono il silenzio e l’omertà di certe realtà” conclude.

“È con grande piacere che quest’anno Miss Universo Italia e Studios hanno deciso di sposare e sostenere la battaglia contro la violenza di genere ed il femminicidio realizzando una partnership con il Telefono Rosa, Associazione fra le più antiche e prestigiose d’Italia, da sempre in prima linea nella battaglia contro ogni forma di violenza sulle donne ed a sostegno delle vittime di abusi” afferma Daniele Taddei, l’Amministratore degli Studios.

“Nel nostro piccolo vogliamo dare un aiuto concreto alle battaglie del Telefono Rosa attraverso donazioni e una raccolta fondi durante la serata ed altre iniziative congiunte durante tutto l’arco del 2018. Il 28 ottobre infatti non celebreremo solo la bellezza e l’eleganza delle giovani protagoniste di questa finale italiana ma ribadiremo quanto per noi sia centrale e da protagonista consapevole il ruolo della donna in seno alla nostra società e anche quanto sia importante combattere ogni forma di violenza di genere e pregiudizio culturale” conclude.