I più generosi con la mancia sono americani e tedeschi


I più tirchi sono i cinesi secondo il rapporto Coldiretti che analizza anche le recensioni dei ristoranti

mancia ristorante italiani stranieri americani russi tedeschi cinesi
In fondo alla classifica si piazzano cinesi e giapponesi, che lasciano una mancia da miseria

ROMA – Americani, tedeschi ed inglesi salgono nell’ordine sul podio della generosità al ristorante e si classificano tra i clienti stranieri che lasciano la mancia più consistente.

A seguire ci sono russi, francesi e spagnoli mentre in fondo alla classifica si piazzano cinesi e giapponesi, che lasciano una mancia da miseria. È quanto emerge dal primo rapporto Coldiretti/Censis sulla ristorazione in Italia presentato al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Cernobbio.

“A tanta munificenza – sottolinea la Confederazione – corrisponde però anche una certa ingordigia tanto che i clienti dagli Usa e dalla Germania sono quelli che, secondo i ristoratori italiani, mangiano di più mentre i più parchi sono i cinesi. Russi e francesi si pongono invece alla testa dei clienti stranieri più esigenti”.

Le recensioni dei locali

Non solo la mancia però, nel rapporto Coldiretti/Censis che fotografa per la prima volta la tendenza a verificare su internet e tramite le app cosa si dice di un ristorante o locale, o anche a consultare i siti di recensioni per individuare il posto migliore dove recarsi.

Quasi la metà degli italiani dà voti on line a ristoranti, trattorie o altri locali con il 47% della popolazione adulta che ha scritto nell’ultimo anno recensioni sul web sui pranzi o le cene consumati.

Analizzando i giudizi postati il 58,2% degli italiani definisce di eccellenza la propria esperienza, il 36,8% buona o sufficiente e il 5% insufficiente.

Tra le motivazioni più frequenti alla base dei commenti negativi ci sono locali angusti, eccessivamente affollati o troppo rumorosi, tempi di attesa dei piatti eccessivamente lunghi, scortesia o scarsa attenzione del personale anche al momento dell’accoglienza nel locale. Meno frequenti i giudizi molto negativi sulla qualità del cibo e sull’inadeguatezza della preparazione del piatto.

Il rapporto prende in esame anche le recensioni postate dai clienti stranieri, che si rivelano meno severi di quelli italiani. Qui il 66% dei commenti esprime, infatti, un giudizio eccellente circa la propria esperienza di ristorazione in un preciso locale, il 30,3% ha scritto una recensione buona o sufficiente e solo il 3,7% ha espresso una valutazione negativa.

Se si analizzano, però, le recensioni per locale solo il 5,6% dei ristoranti valutati rientra nella categoria Top, cioè hanno saputo garantire ai clienti una esperienza di assoluta eccellenza in tutte le dimensioni considerate, dalla qualità del cibo alle caratteristiche del locale fino al servizio al personale. Il 28,2% ha ottenuto una valutazione molto buona, il 36,3% buona, il 19,3% media e il 10,6% negativa.

Un fenomeno di cui la ristorazione si trova oggi costretta a tenere sempre più conto. La social reputation, e nello specifico la web reputation è, infatti, diventata fattore ineludibile del successo o insuccesso di un locale. La capacità del ristoratore di offrire un’esperienza positiva al cliente influisce anche sull’abitudine a lasciare la mancia, abituale tra gli stranieri.