Finti nipoti truffavano anziani: 15 arresti tra Milano e Novara


Le vittime venivano contattate al telefono per false urgenze poi un complice passava a ritirare i soldi

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I truffatori chiamavano le vittime da utenze estere, generalmente posizionate in Polonia e Germania

MILANO – Avevano messo in piedi una serie di truffe agli anziani, spesso fingendosi nipoti, le 15 persone arrestate in un’operazione congiunta di Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia locale di Milano.

Le persone finite in manette, tra cui 5 cittadini stranieri, sono accusate di associazione a delinquere e truffa.

Le indagini sono partite dall’analisi del materiale sequestrato durante l’arresto, nel 2015, di uno degli appartenenti alla banda.

Dai controlli dei cellulari, delle sim e dei tabulati telefonici, gli investigatori, anche attraverso intercettazioni e pedinamenti, hanno riscontrato una serie di analogie con decine di truffe seriali commesse ai danni di persone anziane.

Le vittime venivano contattate telefonicamente da parte di un uomo o di una donna, che, presentandosi falsamente per loro parenti, generalmente nipoti, dopo una breve conversazione, chiedevano un prestito urgente, per far fronte al pagamento di danni relativi a fantomatici incidenti stradali o per altre situazioni di emergenza.

Una volta ottenuta la fiducia dell’anziano, sfruttando lo stato di preoccupazione ed apprensione generato, la vittima veniva avvisata, sempre telefonicamente, dell’arrivo di una persona di totale fiducia, alla quale consegnare il denaro o i preziosi, per poi portarli sul luogo dell’incidente.

Le indagini hanno accertato che i telefonisti, ovvero i finti nipoti, chiamavano da utenze estere, generalmente posizionate in Polonia e Germania, mentre le persone di fiducia inviate a ritirare i soldi risiedevano principalmente nel novarese.

Inoltre le modalità ed il linguaggio utilizzato per convincere le vittime hanno evidenziato la rilevante capacità criminale degli arrestati, sia nello scegliere la vittima da raggirare (vittima anziana e spesso sola in casa), sia nella scelta dei tempi e dei modi utili per portare a termine gli illeciti.

Le 20 truffe scoperte durante le indagini fanno presumere agli investigatori che siano solo una parte delle tante altre tentate o consumate con identiche modalità. Probabilmente, molte non sono state neppure denunciate dalle vittime, per timore o per vergogna.