Gli Induisti italiani celebrano il Dīpāvali, la Festa della Luce


Il 18 Ottobre doppio appuntamento per la principale festa indù

Dīpāvali induismo italia
Quest’anno l’evento sarà incentrato sul tema del “Dono” (Dana)

ROMA – Il Dīpāvali (o Diwali) è la Festa induista della Luce, il simbolo del bene che annienta le tenebre dell’ignoranza e dell’egoismo. È una ricorrenza che coinvolge profondamente la comunità induista tutta, in Italia come nel resto del mondo, in uno spirito di incontro con le Istituzioni.

Lo stesso Parlamento italiano, che nel 2012 ha ratificato l’Intesa con l’Unione Induista Italiana (UII), ai sensi dell’art. 8 della Costituzione (L. 31/12/2012 n. 246), ne ha riconosciuto l’ufficialità. Per celebrare il Dīpāvali, il 18 ottobre, l’UII (Sanatana Dharma Samgha) organizza da alcuni anni un’iniziativa di riflessione culturale, proponendo un tema che ponga in dialogo il mondo istituzionale e le comunità di fede.

In occasione della quarta edizione del Dīpāvali, l’evento sarà incentrato sul tema del “Dono” (Dana) quale manifestazione non solo di sensibilità religiosa ma anche di ricchezza etica, attraverso un articolato programma che prevede una sessione mattutina presso la sala capitolare del Senato della Repubblica dal titolo Dono. Democrazia e convivenza, e un convegno pomeridiano, sul Dialogo e le religioni del Dharma, che avrà luogo presso la sede dell’Ambasciata dell’India a Roma.

In Senato l’incontro, ospitato su iniziativa del Senatore Questore Lucio Malan, sarà introdotto e moderato dal giornalista Roberto Olla, con la partecipazione di autorità istituzionali e membri delle principali comunità religiose presenti a Roma e nel resto d’Italia.

In linea con il tema e al fine di tradurre le intenzioni in atti, l’UII ha deciso di offrire in tale contesto un contributo finanziario a favore dell’“Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare” istituito da Eurispes e da Coldiretti con il comitato scientifico presieduto dall’ex procuratore antimafia Gian Carlo Caselli.

Si tratta di un Dono, espressione di una riflessione maturata nell’Unione anche grazie all’apporto delle comunità di induisti immigrati, che intende offrire un contributo per l’avvio di un’attività di studio e monitoraggio sulle cosiddette agro-mafie, alla luce anche della recente approvazione della legge sul caporalato (199/2016).

L’offerta mira allo stesso tempo a far emergere con maggiore impellenza la necessità di favorire nel nostro Paese un processo di rinnovamento nel mondo agricolo improntato sull’etica e la giustizia, anche a tutela delle comunità di indiani e induisti presenti in Italia e largamente impiegati nel settore lattiero-caseario. Saranno presenti, oltre a Caselli, i vertici di Coldiretti ed Eurispes quali destinatari dell’offerta.

All’arrivo in sala, l’UII offrirà agli ospiti alcuni messaggi di cioccolato a sostegno dell’Associazione “Trisomia 21 Onlus” (www.at21.it) che esegue progetti destinanti all’integrazione di persone con Sindrome di Down, e matite ecologiche dell’Associazione “Libera” contro le mafie (www.libera.it).

La seconda sessione, realizzata in collaborazione con l’Ambasciata dell’India a Roma e moderata dal giornalista Paolo Affatato, ha invece come scopo quello di dare una corretta informazione sulle religioni in India, mettendo in evidenza soprattutto il significato del Dharma, come loro denominatore comune: tra i relatori vi saranno infatti noti esponenti spirituali delle comunità induista, buddhista, jainista e sikh.