Bilancio di sostenibilità: oggetto misterioso per aziende e clienti


Pubblicata la relazione “Sostenibilità sommersa”: solo lo 0,5% dei cittadini lo ha letto almeno una volta

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La presentazione della relazione “Sostenibilità sommersa”

ROMA – Codacons e Comitas (associazione delle piccole e microimprese) hanno presentato oggi a Roma la relazione “Sostenibilità sommersa”, che ha analizzato il bilancio di sostenibilità di 125 grandi aziende italiane e le aspettative dei consumatori nei confronti del mondo dell’impresa.

Dalla ricerca è emerso come tale documento, che presenta un enorme potenziale sia in favore delle imprese che dei consumatori, non sia assolutamente sfruttato in Italia, e rappresenti un mistero per la quasi totalità degli utenti.

Lo studio di Codacons e Comitas dimostra come solo 0,5% dei consumatori italiani abbia letto almeno una volta nella propria vita il bilancio di sostenibilità di una azienda, ma le cose non vanno meglio nemmeno tra gli addetti ai lavori: tra i portatori di interesse, solo il 14% lo legge, mentre il 63% lo sfoglia distrattamente.

Non solo. “Le imprese italiane investono mediamente nella politica di sostenibilità una percentuale pari allo 0,3% del fatturato, una quota assolutamente inadeguata in Europa” si legge nella relazione.

“Le imprese possono evidenziare, attraverso il bilancio di sostenibilità, un comportamento commerciale trasparente e responsabile ed un’attività compatibile con una crescita sostenibile ed inclusiva al fine di promuovere gli interessi della società, ma non sono state finora in grado di comunicare ed informare correttamente i consumatori” spiegano Codacons e Comitas.

“Un buon Bilancio di Sostenibilità credibile, compreso e apprezzato da Consumatori e PMI, è un “buster” della fiducia; reso accessibile nel linguaggio e consolidato nella diffusione, rinforza il legame con l’Impresa contribuendo alla costruzione di un saldo percorso verso il benessere diffuso, anche per le generazioni future” aggiungono.

Per tale motivo Codacons e Comitas hanno proposto oggi una collaborazione alle Imprese per la valorizzazione del Bilancio di Sostenibilità, attraverso una “Lettera al Consumatore” – già adottata con grande entusiasmo da Ferrarelle, Banca Mediolanum, Gruppo Sias, Sisal, Asdomar, Ferrero – che lo renda accessibile con immediatezza e semplicità, oltre che aperto alla terzietà.

La “Lettera al Consumatore” estrae dal Bilancio di Sostenibilità gli elementi che hanno concorso a determinare il Benessere diffuso, quello che interessa il Consumatore, affinché possa fare la sua parte. Presupposto essenziale è l’accessibilità delle informazioni per individuare le Imprese che implementano azioni concrete per realizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, con focus sul comportamento verso il territorio, la società ed il mercato in ottica consumeristica, come consigliato dall’Europa e normato dall’Italia.