COP 23: l’UE punta a emissioni zero entro il 2050


Il Parlamento europeo approva una risoluzione con le indicazioni per il vertice sul clima di Bonn

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Il Parlamento europeo accoglie con favore lo sviluppo di sistemi di scambio di quote di emissione (ETS) a livello mondiale

STRASBURGO – In vista della riunione COP23 sul clima che si terrà a novembre a Bonn, in Germania, in una risoluzione il Parlamento europeo ha approvato raccomandazioni per le Istituzioni dell’UE e per gli Stati membri.

Poiché tutte le parti dell’UNFCCC sono invitate a comunicare entro il 2020 le loro strategie a lungo termine, i deputati nel testo esortano la Commissione a preparare entro il 2018 una strategia per una UE a zero emissioni entro il 2050, allo scopo di mantenere l’aumento della temperatura media mondiale ben al di sotto di 2°C e proseguire gli sforzi per limitare tale aumento a 1,5°C.

Nella risoluzione i deputati esprimono la proprio delusione per l’intenzione annunciata dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di ritirarsi dall’accordo di Parigi. Rilevando che tale decisione “rappresenta un passo indietro”, tuttavia i deputati si compiacciono delle ferme risposte dei governi di tutto il mondo in favore della piena attuazione dell’accordo di Parigi.

Finanziamento per il clima

Nel documento si chiedono impegni concreti da parte dell’UE e a livello internazionale per trovare altre fonti di finanziamento. Le pratiche per i prestiti e per gli investimenti dovrebbero allinearsi con l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura ben al di sotto dei 2°C, incluso l’abbandono degli investimenti in favore dei combustibili fossili.

Mercati globali di quote di emissione

Il Parlamento europeo accoglie con favore lo sviluppo di sistemi di scambio di quote di emissione (ETS) a livello mondiale, ivi compresi i 18 sistemi di scambio delle emissioni attualmente operativi in quattro continenti. Incoraggia anche la Commissione a promuovere collegamenti tra l’ETS dell’Unione e gli altri sistemi di scambio di quote di emissione, allo scopo di ridurre il rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio (in inglese: carbon leakage).

Conferenza di Bonn

La risoluzione è stata approvata per alzata di mano. I deputati auspicano che la Conferenza di Bonn chiarifichi la struttura del “Dialogo di facilitazione” del 2018, che mira a fare il punto dei progressi compiuti dai governi verso l’obiettivo di lungo termine. Una delegazione del Parlamento, guidata dalla Presidente della commissione per l’ambiente, Adina-Ioana Vălean (PPE, Romania), parteciperà alla conferenza dal 13 al 17 novembre.

Il Parlamento europeo sta attualmente lavorando su tre atti legislativi per attuare l’accordo di Parigi: la riforma del mercato del carbonio post-2020 (EU ETS) (relatrice Julie Girling), il regolamento del 2030 per la condivisione degli sforzi (relatore Gerben-Jan Gerbrandy) e il regolamentazione sulle emissioni di gas a effetto serra risultanti dall’uso del suolo, dal cambiamenti di uso del suolo e dalla silvicoltura (relatore Norbert Lins).