Per combattere le frodi al bilancio UE nasce una Procura europea


Coordinerà le indagini nazionali e avrà competenza giurisdizionale esclusiva e a livello UE

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Il Parlamento europeo

STRASBURGO – Fino ad oggi solo le autorità nazionali potevano indagare e perseguire le frodi connesse al bilancio dell’UE, come l’uso improprio dei fondi strutturali o le frodi transfrontaliere relative all’IVA, ma la loro giurisdizione era limitata alle frontiere nazionali.

La nuova Procura europea (European Public Prosecutor’s Office – EPPO) consentirà invece lo scambio rapido di informazioni, il coordinamento delle indagini di polizia, il congelamento e sequestro dei beni, nonché l’arresto transfrontaliero degli indagati. Inoltre, lavorerà in stretta collaborazione con Eurojust, l’Agenzia dell’UE per la giustizia penale, e con l’OLAF, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode, per garantire un maggiore successo delle azioni penali e un recupero efficace delle somme truffate.

La risoluzione sulla nascita della Procura europea è stata approvata oggi dal Parlamento europeo con 456 voti favorevoli, 115 contrari e 60 astensioni.

“Grazie all’EPPO, che riunirà il lavoro dei pubblici ministeri nazionali sotto un unico organo europeo, si affronteranno le carenze delle indagini nazionali non coordinate sull’uso improprio dei fondi UE. Si spera che la portata dei poteri dell’EPPO potrà includere nel prossimo futuro anche i reati transfrontalieri come terrorismo e tratta di esseri umani”, ha dichiarato la relatrice Barbara Matera (EPP).

Ora che il Parlamento ha dato la sua approvazione all’istituzione della Procura europea, il Consiglio può adottarne formalmente il regolamento.

Come funzionerà la nuova Procura europea

L’EPPO dovrebbe essere operativa tra il 2020 e il 2021 e sarà istituita nell’ambito di una cooperazione rafforzata tra 20 Stati membri. Gli 8 Paesi che attualmente non hanno aderito – Svezia, Paesi Bassi, Malta, Ungheria, Polonia, Regno Unito, Irlanda, Danimarca e Ungheria – potranno farlo in qualsiasi momento.

L’ufficio centrale dell’EPPO avrà sede a Lussemburgo, con un procuratore capo e i procuratori di tutti i Paesi aderenti a dirigere le indagini penali quotidiane svolte dai procuratori delegati in tutti gli Stati membri partecipanti.

Il 5 luglio scorso, il Parlamento ha approvato le definizioni comuni dei reati connessi alle frodi che ricadranno sotto la giurisdizione dell’EPPO. L’elenco dei reati potrebbe in futuro essere ampliato per includere, ad esempio, il terrorismo.

Il commento del Presidente Tajani

“L’istituzione di una Procura europea ci permetterà di compiere un importante passo avanti nell’azione di contrasto alle frodi, consentendo di combattere le frodi transfrontaliere mediante un migliore coordinamento tra gli Stati membri”, ha affermato il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, a seguito del voto in plenaria che ha approvato la creazione dell’Ufficio europeo della Procura pubblica (EPPO).

“Dobbiamo tutelare gli interessi finanziari dell’UE da qualsiasi tentativo di abuso. Ogni irregolarità deve essere investigata, accertata e perseguita in giustizia, in maniera uniforme e sistematica. Questo è quello che i nostri cittadini ci chiedono e si aspettano: la massima responsabilità e correttezza su come vengono spesi i soldi dei contribuenti”, ha aggiunto Tajani.

“Si tratta di un salto di qualità nella cooperazione tra autorità nazionali. Siamo, inoltre, disponibili a discutere misure analoghe anche nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata. Terrorismo e criminalità non hanno frontiere. Per affrontare questi fenomeni con efficacia non dobbiamo porre dei limiti alla cooperazione tra autorità nazionali”, ha commentato il Presidente del Parlamento europeo.

“Dobbiamo evitare la frammentazione nella lotta alle frodi. Gli Stati membri che, al momento, non partecipano a questo meccanismo di cooperazione rafforzata, sono invitati ad aderirvi in tempi rapidi”, ha concluso Tajani.