Un milione di occupati in più: Padoan esulta ma la CGIA gela il Ministro


Gli artigiani di Mestre: “Un miliardo di ore lavorate in meno, aumentano i contratti a tempo”

padoan occupati un milione contratti a tempo determinato lavoro crescita
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan

VENEZIA – “Un milione di occupati in più e una ripresa dell’economia italiana che sta guadagnando robustezza, in un quadro di prospettive di crescita positiva”. Parole e musica del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, in audizione alle Commissioni congiunte Bilancio di Senato e Camera in relazione alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza per il 2017.

Dalla CGIA arriva subito la replica al ministro Padoan: “In termini di posti di lavoro, il confronto, caso mai, andrebbe realizzato con il punto di massima occupazione realizzato in tempi pre-crisi, ovvero nell’aprile del 2008” segnala il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo.

Infatti, le ultime rilevazioni dell’Istat hanno messo in evidenza che gli occupati nell’agosto di quest’anno, pari a poco più di 23 milioni di unità, sono quasi tornati allo stesso livello del 2008; il monte ore lavorate, invece, è diminuito di oltre 1,1 miliardi (-5 per cento).

Nei primi 6 mesi del 2008, infatti, i lavoratori italiani erano stati in fabbrica o in ufficio per un totale di 22,8 miliardi di ore, nel primo semestre di quest’anno, invece, lo stock è sceso a 21,7.

In buona sostanza, segnalano dall’Ufficio studi della CGIA, se a parità di occupati sono diminuite le ore lavorate, rispetto al 2008 i lavoratori a tempo pieno sono scesi e, viceversa, sono aumentati quelli a tempo parziale (contratti a termine, part time involontario, lavoro intermittente, somministrazione, etc.).

Difatti, se nel 2008 i dipendenti full time erano l’86 per cento del totale, 8 anni dopo si sono abbassati all’81 per cento. Quelli a tempo parziale, invece, sono saliti dal 14 al 19 per cento del totale.

Con una produttività del lavoro che ha subito una contrazione molto importante sia nei servizi (-3,1 per cento) sia nelle costruzioni (-7,1 per cento) – settori, questi ultimi, che danno lavoro al 79 per cento del totale dei dipendenti presenti nel Paese – anche la retribuzione media per occupato ha registrato una forte contrazione: tra il 2008 e il 2016 è diminuita, al netto dell’inflazione, del 3,4 per cento.

“Nonostante abbiamo recuperato gli occupati che avevamo prima della crisi – conclude il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo – ciò è avvenuto a scapito della qualità dei nuovi posti di lavoro e della diminuzione della produttività nei settori più importanti che hanno trascinato verso il basso anche i livelli retributivi pro capite”.