MigrArti spettacolo 2017: La Cultura unisce a Pistoia


Dal 6 all’8 Ottobre appuntamento al Teatro Manzoni e al Piccolo Teatro Mauro Bolognini

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Enea in viaggio, diretto da Emanuela Giordano e prodotto dal Teatro di Roma

PISTOIA – Sarà la Capitale Italiana della Cultura 2017, a ospitare dal 6 all’8 ottobre, al Teatro Manzoni e al Piccolo Teatro Mauro Bolognini, il Premio MigrArti spettacolo – La Cultura unisce, ideato dal Ministero dei Beni Culturali e realizzato dall’Associazione Teatrale Pistoiese.

“Con il progetto MigrArti – sottolinea il ministro Dario Franceschini – stiamo cercando di colmare un colpevole ritardo e favorire la conoscenza delle tante culture e delle diverse comunità che vivono in Italia, perché la conoscenza reciproca aiuta l’integrazione”.

“L’Associazione Teatrale Pistoiese, Centro di Produzione Teatrale riconosciuto dal MiBACT – aggiunge il presidente Rodolfo Sacchettini – cerca di offrire al suo pubblico, tramite il teatro, l’occasione per guardarsi allo specchio, conoscere la realtà circostante, costruire dialoghi. Il teatro può giocare un ruolo decisivo oggi come finestra critica sul mondo. Anche per questo siamo particolarmente lieti di poter accogliere a Pistoia, nei nostri teatri, l’edizione 2017 del Premio MigrArti”.

Alla seconda edizione del progetto, promosso dalla Direzione Generale Spettacolo, hanno risposto 159 realtà provenienti da tutto il territorio nazionale, testimoniando l’esistenza di una attenzione e di una sensibilità diffusa intorno a tali tematiche da parte dei professionisti dello spettacolo, molti dei quali già da tempo lavorano nell’ambito dell’inclusione sociale e dell’interculturalità.

MigrArti ha visto inoltre il forte coinvolgimento dell’associazionismo di promozione sociale, partner dei progetti presentati, con una funzione di mediazione culturale finalizzata a favorire l’incontro tra le realtà artistiche e le comunità d’immigrati residenti nei territori.

A Pistoia saranno presentati i primi cinque progetti di teatro, danza e musica, vincitori di MigrArti spettacolo 2017 che hanno coinvolto le comunità di immigrati stabilmente residenti in Italia, con particolare attenzione ai giovani di seconda generazione, cittadini italiani ormai parte integrante del tessuto sociale del nostro Paese e che possono essere gli attori principali di processi di dialogo, mediatori d’incontro interculturale e “ponti” con le comunità di provenienza.

Una serie di esperienze che, attraverso spettacoli, readings e laboratori, hanno creato percorsi d’incontro tra patrimoni e valori culturali diversi. La manifestazione segue, a breve distanza, la premiazione dei progetti della sezione MigrArti cinema 2017 che si è tenuta lo scorso 8 settembre nell’ambito della Biennale Cinema di Venezia.

In una società in continua evoluzione il settore culturale può rappresentare, infatti, un’opportunità e un terreno di sperimentazione fondamentale in quanto l’arte e le esperienze del praticare insieme, condividendo forme di lavoro artistico, possono contribuire a stimolare l’incontro con l’altro, rendendo protagonista l’ascolto. Tutti progetti caratterizzati da percorsi di forte prossimità tra artisti, migranti e cittadini che disegnano i confini di una nuova comunità.

I cinque spettacoli

Così si indaga il tema del viaggio, contestualizzando il mito dell’eroe, in Enea in viaggio, diretto da Emanuela Giordano e prodotto dal Teatro di Roma, in partenariato con Associazione Liberi Nantes e Amref Health Africa –Italia, che vede la partecipazione, su un particolare camion-palcoscenico, di tredici migranti e degli attori della Scuola del Teatro di Roma (6 ottobre, ore 19, Piccolo Teatro Bolognini/Piazzetta della Sapienza, spettacolo itinerante); coinvolge sedici bambine e adolescenti dell’Associazione Unione dei Tamil dei Tamil d’Italia il progetto dell’Associazione culturale Nexus, Lotus, coreografato da Simona Bertozzi, in un inedito dialogo tra danza contemporanea e il “Bharatanatyam”, la danza classica indiana fortemente rappresentativa della cultura tamil (6 ottobre, ore 21, Teatro Manzoni; a seguire incontro con l’antropologa Cristiana Natali e le due associazioni).

Sull’onda di un’energia impetuosa, capace di catalizzare la formazione di un nuovo immaginario, attraverso la reciproca contaminazione e crescita, si muove Sommossa di un’umanità imprevista, la produzione di PAV con Asinitas Onlus e Seven Cults, che presenta al Piccolo Teatro Bolognini il 7 ottobre l’esito dei percorsi laboratoriali nella doppia forma di video (Mistero buffo, regia Alessio Bergamo; Oceanomare sans papier, regia Luciana Lusso Roveto, alle ore 18) e di spettacolo con Women Crossing. Storie di sabbia e di mare diretto da Alessandra Cutolo (ore 19).

Circuito di viaggiatori che ‘danzano’ il paesaggio che incontrano, riflesso di un’umanità nomade che si modifica con il viaggio è C.Arte d’imbarco. Siamo tutti in viaggio, proposto da Carovana SMI con Tric Sardegna Teatro, direzione artistica e regia Ornella D’Agostino confluito in un itinerario installativo multidisciplinare, con immigrati giovani dell’Asia e dell’Africa, residenti nella provincia di Cagliari e la partecipazione di artisti di rilievo (7 ottobre, ore 21, Teatro Manzoni; spettacolo a capienza limitata, prenotazione obbligatoria 0573 991609 – 27112).

Gli incontri

Per contrastare il razzismo e l’istigazione all’odio, sempre più diffusi anche nel nostro Paese, è necessario ripartire dalla scuola e mettere in campo un cambiamento culturale dove la diversità sia percepita e vissuta come una ricchezza. Su questo si confronteranno con gli studenti sabato 7 ottobre (ore 9.15, Piccolo Teatro Mauro Bolognini) il prof. Mauro Valeri, sociologo e psicoterapeuta e Mohammed Ba (attore e mediatore culturale) in un incontro riservato alle scuole medie superiori dal titolo Non sono razzista ma… Pregiudizi e discriminazioni.

A conclusione, l’energia contagiosa della Piccola Orchestra di Tor Pignattara, composta da una ventina di adolescenti, con radici in numerose nazioni (Filippine, Somalia, Egitto, Nigeria, Senegal, Romania, Francia, Ghana, Ecuador, Australia e, naturalmente, Italia) che, nel concerto Better Days, proporrà brani originali scritti insieme ai giovanissimi musicisti di questa giovane orchestra moderna e celebri cover: un progetto musicale e sociale rivolto alle cosiddette “seconde generazioni”, ai figli di coppie miste presenti sul nostro territorio, ai minori non accompagnati, con particolare attenzione agli utenti più deboli e alle situazioni di maggiore fragilità sociale (direzione artistica di Pino Pecorelli, produzione Associazione Musica e altre cose).

Domenica 8 ottobre (ore 10.30, Piccolo Teatro Bolognini) i cinque progetti vincitori, saranno premiati dalla giuria, composta da Paolo Masini, ideatore e coordinatore del Progetto “MigrArti”, da Lucia Gori (formatrice in materie antidiscriminatorie), Alessandro Pontremoli (docente Università degli Studi di Torino e membro della Commissione Consultiva Danza del MiBACT) e Mauro Valeri (sociologo e psicoterapeuta esperto di antidiscriminazione). I premi consegnati sono opera di Francesco Tuccio, ebanista di Lampedusa, realizzati con i legni delle imbarcazioni con le quali i migranti sono giunti in Italia.

Con il progetto viene dato quindi pieno riconoscimento anche a livello istituzionale alle diverse culture presenti oggi in una società in continua evoluzione, ma già comunque multietnica e multiculturale, che si compone di una pluralità di sguardi. Per ‘paesi di frontiera’ come l’Italia diventa fondamentale delineare politiche che, in maniera efficace, affrontino la materia dell’immigrazione andando oltre la sola ‘politica dell’accoglienza’, cercano di sviluppare percorsi diversi all’interno dei quali la cultura può sicuramente rappresentare un elemento fondamentale e prioritario d’incontro e di dialogo.

Gli appuntamenti sono tutti a ingresso libero (per lo spettacolo C.Arte d’Imbarco, a capienza limitata, è obbligatoria la prenotazione 0573991609 – 27112).

Il programma: www.migrarti.itwww.teatridipistoia.it.