La Recita vince il Premio MigrArti 2017


Premiato alla Mostra del Cinema il racconto magico che ha come sfondo il dramma di Romeo e Giulietta

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I corti sono visibili online sul sito del Mibact

VENEZIA – Va a La Recita di Guido Lombardi il premio Miglior Film per questa seconda edizione del premio MigrArti, presentato anche quest’anno nel corso della 74. Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia. La giuria, presieduta dal regista e scrittore Francesco Patierno, ha inoltre conferito il Premio Miglior Regia a Jululu di Michele Cinque e Miglior Sceneggiatura al corto A mio padre di Gabrielle Allan Gutierrez Laderas e Alessio Tamborini. Tre le menzioni speciali: Interno 4 Safari – Cirillo di Paolo Bianchini, La Macchia di Luca Cusani e L’amore senza motivo di Paolo Mancinelli, mentre per il Miglior messaggio G2 il premio va a Figli Maestri di Simone Bucri.

Premio MigrArti Cinema 2017

Miglior Film – La Recita

Per aver raccontato una storia avvincente che riesce a stratificare la narrazione su più livelli, trattando il tema dell’integrazione con eleganza ed umorismo e per aver avuto la capacità di ottenere il meglio da ogni singolo reparto coinvolto.

Miglior Regia – Jululu

Per aver sfruttato ed indagato tutte le possibilità del mezzo e delle modalità comunicative cinematografiche, offrendo allo spettatore un film in grado di animarsi soprattutto di meravigliose intuizioni visive e ottima capacità di messa in scena.

Miglior Sceneggiatura – A mio padre

Per aver saputo trattare il genere del documentario con studiata perizia drammaturgica, arrivando a restituire allo spettatore il racconto di una vita intera in pochi minuti attraverso una voce narrante mai banale o cronachistica.

Miglior messaggio G2 – Figli Maestri

Per aver documentato con acume e brillante spirito di osservazione la realtà dei nuovi italiani, contesi tra due retaggi culturali ugualmente importanti e sempre alla ricerca di una propria ed altrettanto nuova identità e collocazione.

Menzione speciale – Interno 4 Safari Cirillo

Per la capacità narrativa di un storia vera, positiva e affascinante di contaminazione culturale, famigliare e umana .

Menzione speciale – La Macchia

Per la capacità di raccontare in pochi minuti e in maniera ironica il tema della cittadinanza e della sua attuale legislazione.

Menzione speciale – Amore senza motivo

Per la capacità di saper narrare una storia semplice che ha fatto il giro del mondo in maniera fresca e immediata.

I corti, realizzati sia da associazioni sia da società di produzione cinematografica, raccontano storie di vita e di diverse culture che vivono il processo di integrazione nel tessuto sociale del nostro Paese, tracciando uno spaccato dei “nuovi italiani”. Un modo per riconoscere e dialogare con le tante realtà che in Italia si occupano di quei popoli migranti.

“L’obiettivo di MigrArti è quello di far conoscere e dare voce alle culture e alle comunità di immigrati presenti nel nostro Paese – ha dichiarato il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini –. La conoscenza è un valido strumento per alimentare il rispetto della diversità e costituisce un ottimo antidoto contro la paura e il sospetto.”

Per il coordinatore del progetto MigrArti, Paolo Masini, “l’edizione del 2017 è stata un grande successo, sia per la qualità dei cortometraggi finalisti che per l’attenzione del pubblico, e segna un importante passo in avanti per un progetto innovativo per parlare in modo partecipato delle culture di provenienza di tanti nuovi italiani. MigrArti è ora pronto per diventare un progetto da esportare in altri Paesi d’Europa”.

Tutti i 23 corti finalisti sono visibili online sul sito del Mibact (http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/visualizza_asset.html_110484417.html) e sui RaiChannel.it e grazie a un accordo con Rai Cinema saranno inseriti nel palinsesto di Rai 1 nel mese di ottobre.