Terremoto in Messico: anche l’UNICEF in missione nel Paese devastato


Missioni di valutazione rapida nelle aree più colpite. Già realizzati spazi a misura di bambino ad Oaxaca dopo il primo sisma

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I primi soccorsi dopo la scossa di magnitudo 7.1 (foto Twitter)

CITTÀ DEL MESSICO – Mentre si scava ancora sotto alle macerie alla ricerca dei dispersi dopo il terremoto di magnitudo 7.1 che ha colpito il Messico, l’UNICEF ha inviato degli esperti per valutare la situazione dei bambini nelle aree maggiormente colpite della capitale, del Puebla e del Morelos. Allo stesso tempo l’organizzazione continua a fornire aiuti alle persone colpite dal terremoto dello scorso 7 settembre in Oaxaca e Chiapas.

I team dell’UNICEF valuteranno le necessità idriche, igieniche, sanitarie, per l’istruzione e per la protezione dell’infanzia.

“L’UNICEF sta supportando i bambini in Messico da molti anni ma, attualmente, il Paese e le organizzazioni come la nostra stanno affrontando una grande sfida,” ha dichiarato Christian Skoog, rappresentante dell’UNICEF nel Paese.

“La nostra priorità in queste circostanze è quella di assicurare che i bambini e i giovani siano protetti e supportati, fisicamente e psicologicamente. Mentre siamo impegnati a identificare i loro bisogni attraverso le nostre missioni di valutazione, in stretta collaborazione con le autorità messicane e i nostri alleati della società civile, vogliamo esprimere la nostra solidarietà e supporto alla popolazione del Messico” ha aggiunto.

Il lavoro dell’UNICEF sui programmi nazionali, indirizzato ai bambini vulnerabili e marginalizzati, sta continuando nonostante queste nuove e difficili circostanze.

Il terremoto dello scorso 19 settembre ha colpito delle aree fortemente urbanizzate durante le ore scolastiche e lavorative, con terribili conseguenze. Insieme ai suoi partner, l’UNICEF sta anche svolgendo delle operazioni di monitoraggio e rimane in attesa di notizie sui salvataggi, anche di bambini e giovani ancora intrappolati sotto le macerie.

“In quanto operatori umanitari, in quanto genitori ed esseri umani, condividiamo il dolore di coloro che hanno perso i propri bambini, ma anche la speranza di coloro che sono ancora in attesa di notizie,” ha dichiarato Christian Skoog. “I nostri cuori sono con voi e con tutto il Messico” ha proseguito.

Il Rappresentante del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, appena ritornato dall’Oaxaca, dove l’UNICEF sta realizzando degli spazi a misura di bambino in risposta al terremoto del 7 settembre, ha dichiarato che in queste situazioni i minori hanno delle esigenze particolari che devono essere prese in considerazione, e ha invitato le autorità ad assicurarsi che queste esigenze rimangano una priorità durante le operazioni di soccorso in atto.

Sono necessari 4,6 milioni di dollari per soddisfare i bisogni dei piccoli colpiti dai due terremoti: è possibile aiutarli con donazioni tramite il sito www.unicef.it.