Terremoto nel Messico centrale: è strage, centinaia di morti


Il bilancio provvisorio sale a 248 vittime: venti bambini morti nel crollo di una scuola, altri 30 dispersi

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L’epicentro del forte terremoto che ha colpito il Messico

PUEBLA – Catastrofe nel Messico centrale colpito da una forte scossa di terremoto di magnitudo 7.1 gradi della scala Richter. Il sisma, come riferisce la BBC nella sua edizione online, ha causato almeno 248 morti e centinaia di feriti a causa del crollo di numerosi edifici.

Come ha sottolineato il coordinatore nazionale della Protezione civile messicana, Luis Felipe Puente, almeno la metà delle vittime si conta nella capitale, Città del Messico. Sono invece oltre 70 i morti nello Stato di Morelos, oltre 40 nello Stato di Puebla, e altri corpi senza vita sono stati recuperati negli Stati di Guerrero e Oaxaca.

Il presidente messicano Enrique Peña Nieto ha riferito che almeno 20 bambini sono morti sotto alle macerie dopo il crollo della scuola Enrique Rebsamen mentre altre 30 persone, tra cui alcuni adulti, risultano disperse.

La terra ha tremato alle 13:14 ora locale (le 20:14 di ieri sera in Italia) e l’epicentro è stato individuato nelle vicinanze della città di Puebla. L’ipocentro è stato individuato a 51km di profondità dal Servizio geologico americano.

È la seconda forte scossa di terremoto che colpisce il Messico in pochi giorni: lo scorso 8 Settembre un sisma di magnitudo 8.2 con epicentro nel Pacifico aveva causato 90 morti nella costa Sud-Ovest del Paese dell’America Latina.

Proprio il 19 Settembre di 32 anni fa un altro fortissimo sisma aveva colpito Città del Messico, causando 10mila vittime e 30mila feriti.

Nei grandi centri urbani, dove sono crollati numerosi edifici, è stato dichiarato lo stato di emergenza: i soccorritori, aiutati dai cittadini, scavano ancora a mani nude alla ricerca dei dispersi.

Quasi 4 milioni di messicani sono senza elettricità tra la capitale e le zone più vicine all’epicentro.