Goya e Longanesi protagonisti a Bagnacavallo


Per la Festa di San Michele fino al 19 Novembre le incisioni in mostra al Museo delle Cappuccine

mostra goya bagnacavallo
La mostra è composta da 200 tavole incisorie realizzate dal grande maestro spagnolo nel corso della sua vita

BAGNACAVALLO – Tra gli eventi di maggiore rilievo sul fronte culturale che segnano questa edizione delle celebrazioni per San Michele a Bagnacavallo, splendida cittadina dell’entroterra romagnolo che diede i natali al noto giornalista Leo Longanesi, c’è da segnalare Leo Longanesi impronte digitali. Riflessioni intorno a un innovatore dell’informazione a sessant’anni dalla sua scomparsa 1957-2017, iniziativa promossa dal Comune di Bagnacavallo, dedicata, appunto, all’illustre concittadino nel sessantesimo anniversario della sua morte.

Nell’ambito delle manifestazioni artistiche assume, invece, centralità la mostra dedicata alle arti grafiche, che come di consuetudine si tiene per San Michele al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, e che, quest’anno, vede come protagonista il lavoro grafico di Francisco Goya.

La mostra di Goya

Intitolata Goya. Follia e ragione all’alba della modernità la mostra, in corso dal 16 settembre fino al 19 novembre, è composta da 200 tavole incisorie realizzate dal grande maestro spagnolo nel corso della sua vita.

Suddivise nei grandi cicli dei Capricci, dei Disastri della guerra, delle Follie e della Tauromachia, le incisioni danno vita a un percorso espositivo godibile e che offre spunti di grande interesse sia sotto il profilo storico documentale che scientifico. L’esposizione si apre con la splendida serie dei Capricci (1799), ottanta incisioni ad acquaforte e acquatinta in cui Goya, ha voluto colpire, in una feroce e fantasmagorica messinscena grottesca, i vizi e le superstizioni della società spagnola, dandone concreta rappresentazione visiva spesso in forma di streghe, demoni o fantasmi, così portando alla luce quei territori nascosti dell’inconscio di ognuno di noi dove si annidano i sogni, gli incubi e le passioni che fanno di noi degli esseri incoerenti, in preda a pulsioni e desideri contraddittori.

Nelle ottanta tavole dei Disastri della guerra (1810-20), principalmente acqueforti e acquetinte, il maestro spagnolo, invece, rappresenta in una cruda sequenza di immagini, la brutalità e le violenze ispirategli dalla “guerra di indipendenza” spagnola (1808-14), qui ci si imbatte nel concretizzarsi nella realtà quotidiana di quel mondo di fantasmi e demoni a cui aveva dato forma nei Capricci: tra uomini e demoni non vi è più alcuna differenza, la follia si è liberata nel mondo, risiede ovunque, nella spietatezza dei soldati così come nel delirio della gente comune.

Ricca di quaranta tavole, la Tauromachia (1815 ca.), anche in tal caso quasi tutte acqueforti e acquetinte, si presenta come una lunga e travolgente carrellata di immagini che ci racconta con straordinaria vitalità alcuni momenti, sospesi tra storia e leggenda, della fiesta de toros, un rituale eroico e folle insieme, che rappresenta come null’altro lo spirito più autentico dell’hispanidad.

Quasi un preludio di quello spettacolo oscuro e delirante che sono le celebri pitture nere della “Quinta del sordo” è il ciclo delle Follie (1816-19 ca.) tutte realizzate ad acquaforte e dell’acquatinta, dove Goya, sempre più rinchiuso nella sordità e nell’isolamento interiore, dà vita a scene di difficile interpretazione che presentano visioni da incubo, attraverso le quali l’artista spagnolo fa ancora una volta riemergere quella che lui sente essere la vera essenza dell’uomo: il caos delle passioni, delle paure e delle follie umane. La mostra, patrocinata dall’Istituto Beni Culturali dell’Emilia Romagna, rappresenta una importante occasione per ammirare tutti insieme i capolavori grafici con i quali, con l’aprirsi dell’Ottocento, Goya ha spalancato la strada ad un nuovo modo di intendere l’arte e guardare il mondo.

Info mostra: 0545 28091

centroculturale@comune.bagnacavallo.ra.it

www.museocivicobagnacavallo.it

Leo Longanesi impronte digitali. Riflessioni intorno a un innovatore dell’informazione a sessant’anni dalla sua scomparsa 1957-2017

Varie sedi cittadine ospiteranno a Bagnacavallo in giornate diverse le manifestazioni dedicate a Leo Longanesi nel 60° anniversario della sua morte.

Promossa dal Comune di Bagnacavallo e dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in Ravenna e Provincia, l’iniziativa che si articolerà in più momenti, nasce con la finalità di proporre una riflessione sull’eredità delle innovazioni longanesiane nel campo del giornalismo e della comunicazione.

Una lettura che parte dalle sue tre grandi invenzioni e riviste – L’Italiano, Omnibus, Il Borghese – per percorrere un viaggio fino ai linguaggi dei nuovi media, molto più connessi a Longanesi di quanto si potrebbe immaginare.

Il 28 settembre, giorno dell’inaugurazione della Festa di San Michele, al Giardino dei Semplici, un parco dedicato all’illustre concittadino e ai suoi aforismi, si terrà Il ritorno del borghese, incontro con Giampiero Pizzol, mentre Sabato 21 ottobre alle ore 17 al teatro Goldoni è in programma l’evento Leo Longanesi: impronte digitali. Conversazione con Walter Veltroni, con lo storico Ivano Granata e con la semiologa Giovanna Cosenza su Leo Longanesi, giornalista, editore, pubblicitario e intellettuale, autore di innovazioni che hanno molto da raccontare ai comunicatori di oggi.

Dal 28 settembre al 21 ottobre sarà possibile visitare Leo Longanesi: professione comunicatore, percorso illustrato fra le intuizioni grafiche più efficaci delle carte del Fondo Longanesi conservate nella Biblioteca Taroni. Sabato 30 settembre dalle 14 alle 20 è in programma l’annullo filatelico a cura della biblioteca Taroni in collaborazione con Poste Italiane. Il francobollo potrà essere apposto su una serie di tre cartoline realizzate dalla biblioteca per l’occasione.

MARILENA SPATARO

Marilena Spataro è giornalista freelance. Nata in provincia di Reggio Calabria, attualmente vive e lavora tra Bologna e la Romagna. Collabora con testate di arte e cultura. Ha diretto una rivista di ecologia e benessere e lavorato presso case editrici di livello nazionale. Svolge anche attività di addetto stampa/PR/organizzazione di eventi