Stupri Rimini, catturato in stazione il presunto capo del branco


Fermato dalla polizia su un treno diretto a Milano: avrebbe tentato la fuga in Francia

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L’arresto del 20enne congolese, ritenuto il capo del branco di violentatori

RIMINI – Si chiude il cerchio sui due stupri avvenuti nei giorni scorsi a Miramare ad opera di un gruppo di 4 aggressori.

Ad essere finite nelle grinfie dei quattro erano state prima una ragazza polacca di 26 anni, violentata sulla spiaggia dopo che il branco aveva malmenato l’amico che si trovava con lei. Poi la stessa sorte era toccata a una prostituta transessuale peruviana incrociata dai quattro dopo la violenza in spiaggia. La svolta nelle indagini, avviate più di una settimana fa, è arrivata ieri quando due fratelli minorenni, entrambi cittadini marocchini, si sono presentati in caserma a Montecchio di Pesaro autodenunciandosi per gli stupri.

Entrambi sono residenti a Vallefoglia, nel Pesarese, e poche ore dopo gli agenti della Squadra Mobile di Rimini hanno fermato anche il terzo presunto stupratore. Si tratta di un minorenne di origine congolese, anch’egli residente in provincia di Pesaro.

Stamani invece è stato catturato anche il quarto componente del branco, un 20enne congolese che secondo quanto riferito dagli inquirenti avrebbe tentato la fuga in treno.

Gli agenti dello Sco e della Mobile riminese lo hanno fermato alla stazione all’interno di un convoglio diretto a Milano. Avrebbe tentato di scappare in Francia dopo l’arresto degli altri presunti stupratori.

Ad inchiodare i quattro autori degli stupri che hanno sconvolto la Riviera ci sono le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza di uno stabilimento balneare. Nel filmato si vedono i quattro allontanarsi dalla spiaggia dopo la violenza nei confronti della 26enne polacca, che è stata poi ricoverata per giorni in ospedale.