Terremoto Ischia, il Codacons: “Condoni erano noti a tutti da anni”


L’associazione dei consumatori: “La Procura indaghi per associazione a delinquere”

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Un’auto sepolta dalle macerie dopo il crollo di un edificio a Ischia

ISCHIA – Mentre la Procura di Napoli acquisisce i documenti sui condoni di Ischia, il Codacons interviene per denunciare come la situazione sull’isola colpita dal terremoto che ha causato due vittime fosse nota a tutti da decenni.

“E ciò nonostante nessuno ha fatto qualcosa per cambiare le cose. Le richieste di condono a Ischia, come anche la diffusione a macchia d’olio degli abusi non condonati, rappresentano infatti elementi noti e stranoti: fatti che era possibile e doveroso conoscere e approfondire prima che accadesse la tragedia dei giorni scorsi” spiega l’associazione dei consumatori.

Per questo, a giudizio del Codacons, invece di limitarsi ad acquisire la documentazione relativa ad abusi edilizi e condoni, la Procura deve procedere diversamente: “Recuperare i procedimenti penali pendenti per abuso edilizio, riunirli in un unico fascicolo e – al posto di procedere esclusivamente per abuso edilizio – configurare l’associazione per delinquere tra autori degli abusi, controllori/responsabili delle perizie tecniche e amministrazioni locali che hanno fatto finta di non vedere quello che stava accadendo”.

“Una volta riuniti tutti questi elementi, la Procura invii al CSM una relazione su quanto fatto (o non fatto) dalla magistratura napoletana in materia di abusi” aggiunge l’associazione.

In questo senso, il Codacons si rivolge alla Procura generale della Corte di Appello di Napoli perché vigili su queste indagini almeno finché non procedano e non vengano portate a conclusione.

Il Codacons aderisce inoltre all’appello della Fondazione Premio Ischia – Giuseppe Valentino, che ha invitato turisti e visitatori a tornare sull’isola dopo la scossa.

“Una scelta giusta, fondata sull’assoluta efficienza del comparto turistico, sulla sostanziale integrità delle località della zona e sulla doverosa necessità di non abbandonare Ischia e gli ischitani al loro destino” afferma l’associazione che al contempo chiede punizioni esemplari contro i responsabili dei mancati controlli sull’abusivismo.

“Su questo punto, attualmente al vaglio degli inquirenti, è necessario lanciare un messaggio forte e inequivocabile, senza collusioni o ambiguità di sorta. Tornare a Ischia è giusto: l’isola rimane meravigliosa e garantisce una vacanza indimenticabile ai turisti che la scelgono. Ma vogliamo che siano indimenticabili anche le punizioni inflitte ai responsabili dell’abusivismo compulsivo, o per meglio dire della speculazione spudorata, che purtroppo caratterizza questo gioiello”, dichiara il Presidente Carlo Rienzi.