Ischia: gli sfollati salgono a 640 dopo le prime verifiche di agibilità


Sono circa 580 i cittadini di Casamicciola che non possono rientrare in casa

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I danni provocati dalla scossa delle 20:57 del 21 Agosto

ISCHIA – Secondo i dati forniti oggi dai Comuni dell’isola di Ischia interessati dalla scossa di terremoto del 21 Agosto che ha provocato anche due vittime, sono circa 640 le persone che, nella notte passata, non potendo rientrare nelle proprie abitazioni hanno chiesto assistenza al sistema di Protezione civile.

Come sottolinea il Dipartimento hanno trovato ospitalità principalmente nelle strutture alberghiere disponibili sull’isola: circa 580 i cittadini di Casamicciola, 34 quelli di Lacco Ameno e 19 nel comune di Forio. A questi si devono aggiungere tutti gli altri cittadini che, non potendo rimanere nelle proprie case perché palesemente inagibili o in attesa delle verifiche, hanno però trovato autonomamente una sistemazione.

Proseguono, poi, le verifiche di agibilità che, oltre a continuare sulle strutture alberghiere, stanno iniziando anche sulle abitazioni private per le quali i cittadini hanno presentato agli uffici comunali e alle unità di comando locale (UCL) dei Vigili del Fuoco. A ieri erano stati effettuati complessivamente 46 sopralluoghi. Oltre alle 11 verifiche su strutture scolastiche (i cui esiti hanno restituito un plesso agibile, tre agibili con interventi e 7 dichiarati inagibili) e ai 16 su alberghi (14 agibili, uno inagibile e uno da rivedere), sono stati, finora, 15 i sopralluoghi effettuati su strutture private di cui 6 dichiarate agibili, 5 inagibili, 3 agibili con provvedimento e uno parzialmente inagibile.

Nella giornata di oggi sono 24 le squadre di tecnici abilitati Aedes (Agibilità e danno nell’emergenza sismica) impegnati tra Casamicciola e Lacco Ameno. Secondo i dati comunicati dai due Comuni, al momento, al centro operativo comunale di Casamicciola sono pervenute da parte dei cittadini circa 1.000 richieste di sopralluogo agli edifici privati, mentre a quello di Lacco Ameno le domande sono circa 650.

Ieri intanto, in occasione delle commemorazioni per il terremoto del 24 Agosto 2016 che ha colpito il Centro Italia, il Capo della Protezione civile, Angelo Borrelli ha affermato: “Un anno fa, in queste ore, l’intero Servizio nazionale della protezione civile era impegnato, soprattutto nei comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, nelle attività di ricerca dei dispersi, di soccorso ai feriti e di assistenza a tutti coloro che erano stati colpiti dal terremoto delle 3.36 di quel 24 Agosto”.

“Allora come oggi, nei comuni dell’isola di Ischia, l’impegno, l’abnegazione e la passione di ogni singolo operatore sono assoluti: voglio davvero ringraziare tutti, dai vigili del fuoco alle forze di polizia a quelle armate, dagli operatori del servizio sanitario ai volontari di protezione civile ai tecnici delle istituzioni centrali, regionali e comunali, dalla comunità scientifica agli ordini professionali alle società erogatrici dei servizi essenziali. La forza della protezione civile italiana – ha concluso Borrelli – è proprio questa: essere e fare sistema per dare risposte adeguate alle richieste dei cittadini”.