Uova contaminate da insetticida: Codacons chiede dimissioni Lorenzin


L’associazione dei consumatori: “Anche in questa occasione si è dimostrata inadeguata”

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Beatrice Lorenzin, ministro della Salute nel governo Renzi e in quello Gentiloni

ROMA – Il caso delle uova contaminate dall’insetticida Fipronil si allarga a macchia d’olio. Ieri per la prima volta sono stati chiamati in causa anche allevamenti italiani, a Viterbo e Ancona, come scoperto dai Nas dei Carabinieri durante una serie di controlli straordinari. Migliaia di uova destinato al consumo alimentare sono state sequestrate, sulla falsariga di quanto avvenuto nelle settimane scorse in tutta Europa.

Nel nostro Paese, su un totale di 363 campionamenti le analisi effettuate su 124 campioni hanno fatto emergere 8 positività. Nelle uova sono stati trovati livelli molto bassi di fipronil, come hanno spiegato anche i Nas escludendo rischi per la salute.

Ma, dopo il coinvolgimento degli allevamenti italiani, il Codacons chiede le immediate dimissioni della ministra della Salute Beatrice Lorenzin e chiama in causa in questo senso il premier Gentiloni.

“Anziché correre ai ripari e segnalare la situazione di pericolo, come sarebbe stato doveroso per ragioni di precauzione e semplice buon senso, la ministra ha infatti pensato bene di non intervenire. In questo modo, ha lasciato che i consumatori continuassero ad acquistare uova e prodotti composti con uova contaminate, esponendoli a un rischio diretto” spiega l’associazione dei consumatori.

“Adesso, proprio per questo motivo, tutti coloro che dovessero aver mangiato o comprato uova contaminate potranno denunciare direttamente la ministra per concorso nei reati di immissione in commercio di prodotti tossici” aggiunge il Codacons.

“Come purtroppo avevamo previsto, l’Italia è coinvolta eccome nello scandalo delle uova contaminate”, commenta il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.

“Ora aspettiamo le dimissioni della ministra Lorenzin, che anche in questa circostanza si è dimostrata del tutto inadeguata a rivestire un ruolo istituzionale così importante e delicato”.