Uova contaminate da fipronil: due casi riscontrati in Italia


Lo comunica il Ministero della Salute dopo le analisi su 114 campioni

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La scoperta è stata fatta a Giugno ma l’allerta sanitaria è scattata solo a fine Luglio

ROMA – Lo scandalo europeo delle uova contaminate dal fipronil, un insetticida, coinvolge ora ufficialmente anche l’Italia. Nel nostro Paese alcuni giorni fa era stata sequestrata una partita di ovoprodotti proveniente dalla Francia e nella quale era stata riscontrata la contaminazione da Fipronil.

Ora, come comunicato dal Ministero della Salute, “per quanto riguarda l’attività analitica, ad oggi gli Istituti zooprofilattici hanno completato le analisi su 114 dei campioni pervenuti. Sono state rilevate due positività con conseguente segnalazione alle Regioni e Asl competenti territorialmente per ulteriori accertamenti sulla fonte di contaminazione e l’adozione, in esito ad essi, di eventuali provvedimenti restrittivi”.

“L’attività delle autorità sanitarie centrali e periferiche prosegue, anche alla luce di quanto concordato nel corso di una riunione di verifica e coordinamento con le autorità regionali e i Carabinieri NAS in corso questa mattina presso il Ministero” si legge ancora nella nota del dicastero.

Il Ministero della salute, in collaborazione con le autorità sanitarie regionali e il Comando Carabinieri per la tutela della salute ha proseguito nella scorsa settimana un’intensa attività di monitoraggio su uova, prodotti derivati e alimenti che li contengono, sia di provenienza estera che nazionale, per la ricerca di eventuali contaminazioni da fipronil.

Ad oggi risultano effettuati:

  • 42 campionamenti conoscitivi dai NAS su prodotti trasformati contenenti uova o derivati, prelevati nei negozi e supermercati su disposizione del Ministero del 14/8;
  • 181 campionamenti dalle Regioni, nell’ambito del Piano di ricerca su pollame, uova, derivati disposto dal Ministero il giorno 11/8;
  • 60 campionamenti dagli Uffici periferici del Ministero della salute per gli adempimenti comunitari (UVAC), per merci provenienti dai Paesi interessati dall’allerta.
  • Sono stati inoltre gestiti, con segnalazioni alle autorità territoriali e attività di rintraccio, i sei messaggi sul sistema di allerta comunitario RASFF che riguardavano anche l’Italia.

Lo scandalo delle uova contaminate

In Europa nelle ultime settimane sono stati ritirati dal mercato milioni di uova contaminate dall’insetticida. La contaminazione è avvenuta in oltre 180 fattorie olandesi, dalle quali sono partite verso mezza Unione europea. I primi casi sono stati individuati in Belgio e in Germania, ma la lista dei Paesi nei quali sono stati effettuati sequestri e ritiri di lotti dal mercato si è via via allungata: dalla Gran Bretagna alla Francia, dalla Svizzera alla Svezia.

Codacons: “Il Ministero deve garantire controlli serrati e informazioni trasparenti”

“Le rassicurazioni distribuite a piene mani da parte del Ministero delle Salute sulle uova contaminate con fipronil sono crollate come un castello di carte. Le due positività riscontrate nell’ambito dei controlli effettuati dagli Istituti zooprofilattici confermano quanto il buon senso suggeriva fin dall’inizio: era chiaro a tutti come fosse difficile, se non impossibile, garantire i consumatori italiani sul fronte delle uova contaminate”. È quanto afferma il Codacons in riferimento alla nota diffusa dal Ministero della Salute.

“Piuttosto che affrettarsi a rassicurare i consumatori, il Ministero deve in primo luogo preoccuparsi di garantire una piena trasparenza nell’accesso alle informazioni, comunicando all’opinione pubblica aziende e prodotti coinvolti. Inoltre, la Ministra Lorenzin deve adesso disporre, attraverso i Nas, controlli capillari sul territorio, per assicurare che le uova contaminate da fipronil non finiscano sulle tavole degli italiani attraverso prodotti trasformati. Infine, è a questo punto necessario bloccare l’ingresso in Italia di alimenti che potrebbero essere stati realizzati con uova a rischio, così da tutelare la salute dei consumatori” prosegue l’associazione.

“Un nuovo scandalo alimentare mette a rischio la salute dei cittadini. Piuttosto che affrettarsi a rassicurarli, la Ministra Lorenzin si preoccupi di tutelare la salute dei cittadini: servono più controlli e informazioni trasparenti” dichiara il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi.