Vendemmia 2017 al via: vademecum del Mipaaf per gli operatori


L’ICQRF ha già intensificato i controlli e quest’anno ci sono anche due novità

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Campagna vendemmiale al via in anticipo

ROMA – Complice anche il grande caldo la vendemmia 2017 ha già preso il via in diverse zone d’Italia. Nel nostro Paese, come spiega la Coldiretti, la vendemmia parte tradizionalmente con le uve pinot e chardonnay in un percorso che proseguirà a settembre ed ottobre con la raccolta delle grandi uve rosse autoctone Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo e che si concluderà addirittura a novembre con le uve di Aglianico e Nerello.

L’anticipo di raccolta riguarda praticamente tutte le principali etichette ma la situazione produttiva è variegata lungo la Penisola con un calo del 30% in Franciacorta mentre a causa della lunga siccità la produzione del Chianti e di altre denominazioni toscane potrebbe registrare un calo della produzione del 20-30% mentre la qualità del vino sarà sempre all’altezza ma un leggero calo di raccolta in una annata ottima si stima anche per il Primitivo di Manduria, carica di grado zuccherino, rispetto al 2016.

Intanto con il via alla vendemmia il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato pubblicato sul sito del Ministero un vademecum per tutti gli operatori del settore, nel quale sono riassunti i principali adempimenti a carico delle imprese vitivinicole, le norme di riferimento e le disposizioni applicative.

L’ICQRF ha già intensificato i controlli innalzando il livello di attenzione e contrasto degli eventuali comportamenti non regolamentari che dovessero verificarsi nel corso della raccolta e movimentazione delle uve, delle operazioni di trasformazione e della circolazione dei prodotti e dei sottoprodotti vitivinicoli ottenuti. Sono previsti anche controlli sui prodotti in ingresso ai porti e sulla produzione dei mosti concentrati e dei mosti concentrati rettificati.

Per la campagna vendemmiale 2017 ci sono alcune novità che riguardano gli operatori:

  • l’utilizzo per la prima volta in Italia e nell’UE, del registro dematerializzato, la cui tenuta è entrata in regime definitivo dal 1° luglio 2017;
  • l’applicazione delle norme del Testo unico sul Vino: il nuovo quadro di riferimento garantirà la certezza del diritto e la diminuzione del contenzioso, anche attraverso il nuovo strumento del ravvedimento operoso, che si aggiunge a quello della diffida già introdotto grazie al decreto “Campolibero”.