La tessera del tifoso cambia volto: diventerà fidelity card


Biglietti liberi, inclusione e sicurezza per portare le famiglie allo stadio nel nuovo modello di gestione di Viminale, Figc e Coni

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Entro 3 anni sparirà la campagna promozionale “Porta un amico allo stadio”

ROMA – La tessera del tifoso, che dalla sua introduzione è stata pesantemente contestata dai gruppi organizzati, cambierà volto. Al Ministero dell’Interno, infatti, è stato firmato il protocollo d’intesa per la fruizione degli stadi calcistici tra Viminale, FIGC e CONI e tra le novità c’è proprio il nuovo modello di tessera del tifoso.

L’obiettivo, come sottolineato dal Ministro degli Interni, Marco Minniti, è di riportare negli stadi “gioia e festa.

Perché “gli stadi non c’entrano niente con la paura”, ha tenuto a precisare Minniti spiegando che l’idea di fondo del protocollo per ‘Il rilancio della gestione tra partecipazione e semplificazione’ è quella della «sicurezza tranquilla», che tiene insieme la protezione delle persone e il divertimento.

Il modello, infatti, si inverte rispetto agli anni passati, e diventa “inclusivo con eccezioni” legate all’eventuale alto rischio delle gare, ha spiegato il direttore generale della Figc Michele Uva presentando il protocollo, che poggia su 3 assi:

  • l’adeguamento degli impianti, con l’uniformazione degli stadi dove si svolgono campionati professionistici agli standard di classificazione UEFA;
  • l’organizzazione, che punterà su formazione e qualità professionale dei Supporter Liaison Officer (Slo), i delegati delle società ai rapporti con le tifoserie, e degli steward, che avranno un ruolo centrale e orientato più all’accoglienza che al controllo;
  • la fruibilità degli stadi, con la reintroduzione della vendita libera di biglietti (salvo le partite a rischio e settori riservati e abbonamenti), che saranno svincolati dalla fidelity card.

“È questo dunque il destino della tessera del tifoso, che in 3 anni si evolverà, appunto, in una fidelity card tifosi – società a uso prevalentemente commerciale, richiesta solo per le partite valutate più a rischio” come ha spiegato il presidente dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive Daniela Stradiotto, illustrando le altre novità.

Tra queste l’abolizione dei voucher o mini abbonamenti svincolati dalla tessera, e l’eliminazione della campagna promozionale “Porta un amico allo stadio”. Confermati, invece, il biglietto nominale e il posto assegnato allo stadio.

Il “punto di arrivo”, così definito da Minniti, di questo percorso basato su “un investimento di fiducia in chi partecipa, iniziato con la rimozione progressiva delle barriere”, è l’ammodernamento degli impianti, fondamentale sia per la sicurezza che per la valorizzazione del gioco.

Un aspetto fondamentale richiamato anche dal ministro per lo Sport Luca Lotti, che ha ricordato tra gli strumenti funzionali allo scopo quelli previsti dal decreto legge n.50/2017 all’articolo 62, relativo alla costruzione degli impianti, e la riorganizzazione della governance della Lega A, evidenziando come l’intesa sia un altro “passo avanti per una nuova immagine del calcio, per riportare le famiglie negli stadi”.

“Adesso manca solo questo pezzettino relativo alle strutture anche in vista degli appuntamenti con gli Europei 2020 e la Coppa Uefa”, ha sottolineato il presidente del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) Giovanni Malagò.