A Senise Magna Grecia il Mito delle Origini


Per giungere ai piedi del piccolo paese di Senise, in Basilicata, si attraversa una meravigliosa terra di nessuno, guidando tra calanchi bruciati dal sole e strade solitarie. Fino a quando non appare il lago, un imponente bacino d’acqua, creato sul corso del fiume Sinni dalla diga di Monte Cotugno, tra le più grandi d’Europa. Ed è in una delle insenature di questo specchio d’acqua che sorge l’Arena Sinni, uno spazio scenico di 4000 metri quadri realizzato in legno e tufo con una platea affacciata sulle acque del lago che può ospitare fino a 2500 spettatori.

In questo luogo, lontano da tutto, silenzioso e selvaggio, così carico
di emozioni da diventare esso stesso parte della storia raccontata dagli
attori, fino al 9 settembre va in scena lo spettacolo “Magna Grecia. Il
mito delle origini”. Soldati armati di scudo e lance con cimieri mossi
dal vento, sinuose ballerine, dei immortali, draghi e navi: un evento
che per un’ora ti trascina lontano della realtà, in un mondo diverso che
somiglia molto a quello che sognavi da bambino, quando ti raccontavano
le storie degli antichi greci.

Magna Grecia, il mito delle origini: cos’è?

Quello che va in scena a Senise per il secondo anno è uno spettacolo che
racconta in modo coinvolgente e con un linguaggio semplice e per tutte
le età una delle storie più importanti della Basilicata: quelle legata
alle sue origini che affondano le radici nella cultura greca. Sulle
coste ioniche della Basilicata, a Metaponto e Policoro si insediarono
infatti due delle più fiorenti “polis” della Magna Grecia. Lo spettacolo
“Magna Grecia, il mito delle origini”, racconta proprio la leggenda
legata al questi fatti storici.

Il racconto avviene in un modo originale e innovativo: come si è detto
lo spettatore assiste allo spettacolo in una grande arena all’aperto che
si affaccia sulle acque del lago, ma lo spettacolo stesso è una
commistione tra tradizione e novità, arricchito da prorompenti effetti
speciali. “La grande sfida – spiega Nicola Zorzi, curatore della regia
teatrale – è stata quella di unire il lato tecnologico degli effetti
speciali alla componente umana. Lo spettacolo stesso è una commistione
di elementi: danza, recitazione, cinema, effetti speciali, proiezioni su
acqua e LED wall che, muovendosi sulla scena, diventando essi stessi
attori”.