Caos in Venezuela, Tajani: “Repressione inaccettabile, subito nuove elezioni democratiche”


Il Presidente del Parlamento europeo a colloquio con il leader dell’opposizione

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Scontri a Caracas nonostante il divieto alle manifestazioni imposto da Maduro (foto Twitter)

STRASBURGO – In Venezuela continua a regnare il caos e almeno 14 manifestanti, tra cui un bambino di 13 anni, sono morti in violenti scontri con l’esercito. Oltre agli scontri per le strade, a Caracas è stata assaltata e incendiata una caserma della polizia nel giorno in cui circa 8 milioni di persone, pari al 41.53%, si sono recati alle urne per le elezioni dell’Assemblea Costituente, secondo il Consiglio nazionale elettorale.

Come riporta l’agenzia Dire, è di tutt’altro parere invece l’opposizione, che non ha partecipato al processo elettorale ma ha sfidato il governo nelle strade, nonostante il divieto alle manifestazioni imposto da Maduro, secondo cui ha votato a malapena il 12% degli elettori.

Il leader dell’opposizione, Enrique Capriles, ha già annunciato nuovi cortei e che nel giorno dell’insediamento della nuova Assemblea nazionale costituente vi sarà un’altra grande manifestazione invitando “chiunque può venire a Caracas, a protestare” perché la comunità internazionale “non riconosca chi è stato eletto in maniera così fraudolenta”.

“Questi delegati – secondo la parlamentare Delsa Solorzano – fanno parte del governo che vuole instituire una dittatura e a breve inizieranno un processo per riscrivere la Costituzione e riorganizzare le istituzioni”.

Dopo aver esultato per la consultazione che secondo Maduro “è stata la più importante dalla rivoluzione chavista”, il presidente venezuelano ha avvertito che nelle prossime ore “revocherà l’immunità parlamentare a chi va tolta” e agirà insieme alla Procura generale “contro la borghesia parassita” per risolvere la crisi economica del Paese, con un’inflazione record.

Intanto l’Europa non sta a guardare e il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha avuto un colloquio telefonico con il leader dell’opposizione, Leopoldo Lopez, sull’elezione della Assemblea costituente nazionale in Venezuela.

“È un triste giorno per la democrazia in Venezuela, per l’America Latina e per il mondo perché sono stati violati i trattati internazionali, la Costituzione del Paese e, ancora più grave, si agisce contro il volere del popolo. Non è la risposta giusta ai problemi di confronto politico e alla crisi umanitaria che stanno devastando il Paese” ha poi spiegato Tajani riferendosi alla elezione fraudolenta e illegittima dell’Assemblea costituente in Venezuela.

“Nelle ultime 24 ore la repressione chavista ha raggiunto livelli impensabili. La comunità internazionale non può rimanere in silenzio davanti ad un numero così elevato di morti in Venezuela. Non è stata data la possibilità alla stampa di presidiare e riportare notizie dai seggi elettorali, ulteriore segno di assenza di democrazia del regime in carica” ha proseguito il Presidente Tajani.

“Come Presidente del Parlamento europeo, l’unica istituzione direttamente eletta dai cittadini europei, esprimo il mio totale supporto ai rappresentanti del popolo venezuelano: insieme all’Assemblea nazionale non riconosciamo questa elezione” ha aggiunto. “È chiaro che il regime in carica voglia mantenere il potere. Il volere del popolo è di cambiare tale regime. È per questo che è necessario indire nuove elezioni democratiche ora” ha sottolineato Tajani.

“Il Parlamento europeo nella sua ultima risoluzione sulla situazione in Venezuela ha chiesto di inviare una delegazione parlamentare nel paese. Consulterò i gruppi politici al Parlamento europeo su questa questione” ha concluso il Presidente del Parlamento europeo.