Parco Archeologico del Colosseo, il Consiglio di Stato dà ragione al Mibact


Ribaltate le decisioni del Tar del Lazio. Esulta Franceschini: “Sentenza che fa davvero giustizia”

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Il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini

ROMA – Sì alla realizzazione del Parco Archeologico del Colosseo e alla selezione internazionale per la nomina del direttore. Il Mibact incassa il parere positivo dei giudici di Palazzo Spada, che con due sentenze hanno ribaltato la decisione del Tar del Lazio, cui si era rivolto il Comune di Roma.

In particolare, la sesta sezione del Consiglio di Stato ha accolto il doppio ricorso del Ministero dei Beni Culturali per lo stop al progetto imposto dalle sentenze del Tribunale amministrativo. Una decisione che aveva mandato su tutte le furie il Ministro Franceschini, che oggi invece esulta.

“La sentenza del Consiglio di Stato fa davvero giustizia. Ora possono ripartire sia il Parco Archeologico del Colosseo che la selezione internazionale del Direttore, bloccati dalla sentenza del TAR del Lazio. Anche Roma, con il Parco Archeologico più importante e visitato del mondo, potrà allinearsi con i musei e i luoghi della cultura che stanno vivendo una stagione di successi grazie alla riforma del sistema museale italiano e ai nuovi direttori, da Pompei a Brera, dalla Reggia di Caserta agli Uffizi e Capodimonte” spiega il Ministro.

“Tutti i Sindaci e i Comuni italiani coinvolti hanno apprezzato e condiviso la riforma e i suoi risultati, tranne il Comune di Roma che prima ha pensato di bloccare tutto, ricorrendo al TAR, poi ha esultato come se una sentenza di primo grado fosse definitiva. Ora possiamo andare avanti con riforme e innovazione e sono davvero felice di annunciare che del Consiglio di amministrazione del nuovo Parco archeologico farà parte Irina Bokova, il direttore generale dell’Unesco” aggiunge Franceschini.

“Sono stati spesi fiumi di parole su giornali e social network con giudizi affrettati e perentori sugli errori giuridici che il Mibact avrebbe commesso, in quantità almeno equivalente allo stupore per la sentenza sulla stampa internazionale. Ora mi attendo, per onestà professionale, altrettanti articoli riparatori..” conclude il Ministro.

Nelle sentenze il Consiglio di Stato si pronuncia su tre questioni: quella del necessario coinvolgimento del Comune di Roma nell’iter decisionale, quella della fonte istitutiva e quella per l’incarico di direzione del Parco archeologico del Colosseo anche a cittadini non italiani.