Sud Italia nella morsa degli incendi: due morti in Calabria


Emergenza continua nel Mezzogiorno in fiamme: in arrivo anche tre mezzi aerei dalla Francia

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I roghi non danno tregua al Sud Italia e spesso c’è dietro la mano dell’uomo

COSENZA – Il Sud Italia continua a bruciare e gli incendi contro cui combattono da giorni centinaia di Vigili del Fuoco hanno anche causato due vittime.

Sono le prime di questa estate 2017 che sarà ricordata per il record di focolai lungo tutta la Penisola, la maggior parte dei quali di natura dolosa. Il grande caldo e la siccità perdurante non aiutano e allora anche quella di oggi è stata una giornata d’inferno per i Vigili del fuoco.

Oltre mille interventi per lo spegnimento di incendi, localizzati soprattutto al Sud Italia. Brucia ancora la Sicilia, dove i circa mille ospiti del villaggio turistico di San Vito Lo Capo minacciato dalle fiamme dovranno attendere fino a sabato per recuperare i loro beni.

Brucia la Campania, in particolare l’area del Vesuvio. Bruciano la Basilicata e la Calabria, dove si registrano come detto due vittime degli incendi.

L’ultimo a perdere la vita è stato un 69enne di San Pietro in Guarano, morto carbonizzato mentre cercava di spegnere un incendio vicino al proprio terreno, nella frazione San Benedetto.

Nella sola provincia di Cosenza i Vigili del fuoco con le squadre extraregionali delle Marche, sono stati impegnati in circa 60 interventi. Gli incendi hanno colpito con particolare intensità i territori di Monglassano, Buonvicino e Santa Maria del Cedro.

A Reggio Calabria, dove a dare man forte sono arrivate le squadre extraregionali della Toscana, si contano circa 110 interventi per i roghi che si sono sviluppati su tutta la zona costiera sud-occidentale.

Nel Catanzarese le squadre dei Vigili del Fuoco sono state impegnate in circa 70 interventi nei territori di Taverna, Caraffa e Borgia.

La situazione in Sicilia

A Catania, i Vigili del fuoco sono stati impegnati in circa 200 interventi. Le zone maggiormente colpite sono state quelle dal centro di Catania (Parco Gioeni), alla periferia ovest cittadina, fino al comune di Misterbianco; dal comune di Belpasso fino a Cerza ed alla zona costiera di Aci Trezza; a Sud della città di Catania, fino a Vaccarizzo.

A Siracusa, sono stati circa 140 gli interventi di vegetazione. Le zone più colpite sono state quelle di Siracusa, Lentini, Augusta, Scordia e Avola. Nel comune di Lentini, le fiamme hanno minacciato i centri abitati, con case lambite da fiamme rendendo necessarie alcune evacuazioni.

A Messina sono stati effettuati 36 interventi per incendi di interfaccia che hanno interessato i villaggi di Salice, Sperone, Faro Superiore, Santo Stefano Briga e Casazza del Comune di Messina. In Provincia i comuni di Castelmola, Roccalumera, Milazzo, Patti e le frazioni Quattropani, Canneto e Monterosa dell’isola di Lipari.

Il dispositivo di soccorso attualmente è composto da 135 unità di Vigili del Fuoco e 4 squadre di Vigili Volontari, alle quali si aggiungono 16 unità inviate dalle Direzioni Regionali di Lombardia ed Emilia Romagna. Per gli interventi sono in azione 34 mezzi terrestri ed un mezzo aereo.

A Trapani, le squadre sono state impegnate in circa 50 interventi. Gli incendi hanno colpito con particolare vigore le zone costiere Castellammare del Golfo, San Vito Lo Capo, Trapani, Marsala, Mazzara del Vallo e Selinunte. Nell’entroterra la zona più colpita è quella di Salemi.

La situazione in Campania

Nella Provincia di Napoli, dove sono arrivate le squadre extraregionali del Piemonte, Toscana e Friuli Venezia Giulia, 60 interventi alle pendici del Vesuvio. Bruciano ancora i territori dei comuni di Torre del Greco, Ercolano e Boscotrecase. Presso la Prefettura di Napoli è stato attivato un CCS (Centro CoOrdinamento Soccorso). A Salerno, le squadre VV.F.sono state impegnate in circa 90 interventi: in particolare nel comune di San Rufo, dove un incendio ha minacciato il paese da vicino, Rocca Piemonte, Samo, Positano e Sicignano degli Alburni.

Arrivano Canadair dalla Francia

Intanto sono atterrati oggi a Ciampino due Canadair e un terzo mezzo di supporto del modulo aereo antincendio boschivo arrivati dalla Francia e attivati da Bruxelles su richiesta del Governo italiano nell’ambito del Meccanismo Europeo di Protezione civile.

I due Canadair, già operativi dal pomeriggio di oggi sugli incendi attivi nella zona del Vesuvio, opereranno a supporto dei velivoli della flotta antincendio dello Stato, volando in formazione con i Canadair italiani per concorrere alle operazioni di spegnimento dei numerosi incendi che ormai da giorni stanno interessando il nostro territorio, in particolare le regioni meridionali.

Dal 1° gennaio sono state 769 le richieste di concorso aereo della flotta di Stato giunte dalle Regioni al Dipartimento della Protezione civile: si tratta del picco massimo raggiunto nello stesso periodo negli ultimi dieci anni. Nel 2007, infatti, erano state 722 le domande, mentre 458 furono quelle del 2012 giunte dal 1° gennaio al 12 luglio.