Minaccia di compiere attentati in nome dell’Isis: espulso un algerino


È il 63° rimpatrio di sospetti estremisti religiosi dall’inizio dell’anno

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L’uomo era in un centro accoglienza del Catanese dove aveva anche aggredito le operatrici

CATANIA – Si vantava di aver sgozzato diversi uomini in Algeria, condannava le operazioni della coalizione anti Isis in Siria e in Iraq ed era arrivato anche a minacciare una strage in Italia. Ora però un cittadino algerino di 48 anni è stato espulso dal territorio nazionale per motivi di pericolosità sociale.

L’uomo, entrato clandestinamente in Italia nel 2016 e poi richiedente asilo, era monitorato dalle forze di Polizia per i suoi comportamenti all’interno del centro di Licodia Eubea (Catania) dove era ospitato insieme al figlio.

L’algerino aveva manifestato forte avversione nei confronti dei costumi occidentali, condannando le operazioni militari della Coalizione anti Isis, si era vantato di aver sgozzato molti uomini e di esser stato detenuto in Algeria, sino alla sua fuga.

Il 48enne inoltre, come riferisce il Viminale, nella sua permanenza al centro catanese si era reso protagonista di condotte aggressive verso le operatrici ed altre donne ospitate nel centro: secondo l’algerino le donne assumevano comportamenti non conformi ai dettami islamici. Per questi fatti è stato anche denunciato all’Autorità Giudiziaria per maltrattamenti e discriminazione razziale.

Dopo il no della Commissione Territoriale di Catania alla richiesta di status di rifugiato, lo scorso 9 Marzo è stato portato al Centro di permanenza per rimpatri di Caltanissetta.

L’uomo, durante il suo trasferimento verso la struttura, ha minacciato di compiere stragi nel nostro Paese in nome dello Stato Islamico.

Inoltre, a seguito di approfondimenti dei servizi di Intelligence del nostro Paese è emerso che il 48enne algerino risultava titolare di un profilo social sul quale erano stati rinvenuti contenuti inneggianti al Califfato e anti Sciiti.

Per questi motivi, il cittadino algerino è stato espulso e accompagnato nel suo Paese di provenienza con un volo decollato dall’aeroporto di Roma Fiumicino.

Con questo rimpatrio, il 63° del 2017, salgono a 195 le espulsioni di soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso eseguite con accompagnamento nel proprio Paese dal Gennaio 2015 ad oggi.