Compravano voti elettorali: 9 arresti a Niscemi


L’inchiesta della Procura di Caltanissetta riguarda le elezioni amministrative del 2012

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Uno degli incontri filmato dagli agenti

PALERMO – Si incontravano in aperta campagna ma anziché ammirare il panorama discutevano lo scambio di voti elettorali per le elezioni amministrative. Per questo motivo la Squadra mobile di Caltanissetta e i commissariati di Niscemi e Gela hanno arrestato 9 componenti di Cosa Nostra per i reati di associazione di tipo mafioso e scambio elettorale politico-mafioso.

Tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare figurano anche politici locali tra cui l’ex sindaco di Niscemi che assieme a un ex consiglieri comunale e due persone vicine alla sua lista civica sono agli arresti domiciliari. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura nissena, ha messo in luce l’interesse delle cosche nelle ultime elezioni comunali del 2012 e quale fosse l’impegno assunto dal candidato politico in cambio della promessa dei mafiosi di appoggiare la sua candidatura.

Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, per assicurare la raccolta dei voti, il candidato sindaco doveva garantire la corresponsione di somme di denaro (100 euro per un voto). Nel presunto patto rientravano anche l’assunzione dell’elettore “amico” alle dipendenze di società di famiglia e la possibilità in futuro di far svolgere lavori in Comune a società colluse grazie a turbativa delle relative gare d’appalto.

Dalle indagini è emerso anche che già dal 2012 Cosa Nostra si era interessata a mettere le mani nell’amministrazione comunale di Niscemi.