G7 Ambiente: sul tavolo il futuro del Pianeta


Oggi a Bologna si apre il vertice a sette: focus su clima e sostenibilità

g7 ambiente bologna
Nella giornata inaugurale si parlerà anche di finanza verde, Africa e ruolo delle banche di sviluppo

BOLOGNA – Si alza il sipario sul G7 Ambiente e da oggi fino a lunedì pomeriggio all’Hotel Savoia Regency del capoluogo emiliano saranno tanti i temi di discussione. Tra questi ultimi, clima e raggiungimento degli obiettivi di crescita sostenibile, finanza verde, Africa e ruolo delle banche di sviluppo. E ancora: inquinamento marino, efficienza delle risorse ed economia circolare, rimozione dei sussidi ambientalmente dannosi e riforma della tassazione in senso ecologico.

Introdotto e presieduto dal Ministro dell’Ambiente italiano Gian Luca Galletti, il vertice vedrà la presenza, con le relative delegazioni, di: Barbara Hendricks per la Germania, Koichi Yamamoto per il Giappone, Nicolas Hulot per la Francia, Scott Pruitt per gli Stati Uniti, Catherine McKenna per il Canada. Per la Gran Bretagna il capo delegazione è Therese Coffey (Segretario di stato). Partecipano all’assise i due Commissari europei di riferimento: quello per l’ambiente, gli affari marittimi e la pesca, Karmenu Vella, e il Commissario per l’azione per il clima e l’energia, Miguel Arias Cañete. Quattro i ministri dell’Ambiente di Nazioni esterne al G7 Ambiente invitati ai lavori: quelli di Cile, Ruanda, Maldive ed Etiopia.

Nella prima sessione (dalle 9 alle 13), intervallata dalla “foto di famiglia” dei ministri, si discuterà dell’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile e del cambiamento climatico, con gli esperti di IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) e UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change), mentre successivamente è previsto un approfondimento sulle politiche green per la crescita e l’occupazione, con relatori di OECD e UNEP Inquiry, con la partecipazione del professor Enrico Giovannini (ASVIS).

Nel pomeriggio la prima sessione vedrà un focus sull’Africa, sempre relativo a clima e sostenibilità, mentre la seconda fino alle 18 sarà dedicata al ruolo delle Banche multilaterali di sviluppo, entrambe con Achim Steiner, Amministratore delegato dell’ UNDP (United Nations Development Programme).

Quella di oggi sarà anche la giornata in cui le due università e le tre aziende scelte in rappresentanza dei sette Paesi si riuniranno in due diversi appuntamenti per confrontarsi sulle prioritarie questioni ambientali. I risultati del lavoro verranno comunicati in plenaria dai rapporteur nella giornata di lunedì.

Successivamente alle due relazioni, i lavori del 12 proseguiranno con una sessione dedicata all’efficienza delle risorse, le tre “R” (riduzione, riuso, riciclo) e l’economia circolare, con relatori di OECD e IRP (international Resource Panel con il co-presidente Janez Potočnik).

Si parlerà poi di Marine Litter, i rifiuti marini, con la partecipazione del segretario dell’UNEP Erik Solheim. Il pranzo di lavoro sarà focalizzato sulla riforma fiscale ecologica e lo sviluppo sostenibile, mentre nel pomeriggio è prevista la sessione finale, l’adozione della dichiarazione conclusiva dei ministri, un focus sugli obiettivi della prossima presidenza canadese e alle 15 una conferenza stampa congiunta in cui il Ministro dell’Ambiente italiano Gian Luca Galletti illustrerà i risultati del vertice insieme agli altri ministri partecipanti.

Italia e USA alleati contro lo spreco alimentare

Intanto alla vigilia del G7 Ambiente di Bologna, Italia e Stati Uniti si sono ritrovate su un tavolo di lavoro comune per discutere le azioni in campo contro lo spreco alimentare, nella città che da anni ha avviato la campagna “Spreco Zero” sostenuta dal Ministero dell’Ambiente.

In un pre-Meeting del G7 Ambiente dal titolo “Innovative Food Waste Approaches”, il ministro dell’Ambiente italiano Gian Luca Galletti e l’amministratore dell’Epa, Agenzia per la Protezione dell’Ambiente degli Stati Uniti, Scott Pruitt hanno condiviso, assieme al mondo accademico e alle aziende italiane e statunitensi maggiormente all’avanguardia sul fronte della riduzione dello spreco di cibo, le buone pratiche in corso nei due Paesi.

Insieme, inoltre, hanno rafforzato l’interscambio tra pubblico, privato e mondo accademico su un tema di grandissima rilevanza ambientale, oltre che economica e sociale.

Sullo sfondo, dati allarmanti come quelli resi noti dall’Onu, secondo cui un terzo del cibo destinato al consumo umano oggi viene perso o sprecato. O come i dati della Fao che stimano il consumo di acqua derivante da sprechi e perdite alimentari su scala globale in 250 km3, pari al fabbisogno domestico di acqua per i prossimi 120 anni a New York, e in 750 miliardi di dollari il valore economico dei prodotti persi o sprecati.