I “Piaceri Sconosciuti” di Glenn Brown arrivano a Firenze


Fino al 23 Ottobre la mostra al Museo Stefano Bardini

mostra glenn brown firenze
In mostra oltre una trentina di opere, tra cui dipinti, disegni e sculture

FIRENZE – Si chiama “Piaceri Sconosciuti” ed è stata inaugurata oggi la mostra dell’artista britannico Glenn Brown che fino al 23 Ottobre sarà visitabile al Museo Stefano Bardini di Firenze.

Prendendo spunto dalla storia dell’arte e dalla cultura popolare, Glenn Brown ha dato vita a un linguaggio artistico che sfida e trascende il tempo e le convenzioni pittoriche. Le sue pulsioni manieriste nascono dal desiderio di infondere nuova vita alla forma oltre i limiti storici.

Richiamandosi a opere altrui, facendole proprie e studiandole, Glenn Brown presenta una rilettura in chiave contemporanea di immagini appena riscoperte o conclamate. Personaggi e paesaggi presi in prestito da altre opere vengono sottoposti a un lungo ed attento processo di rielaborazione attraverso il quale ognuno di essi è trasformato in una nuova immagine esuberante e ammaliante.

Con le sue sofisticate composizioni, in cui diversi periodi storici e diverse correnti artistiche, quali il Rinascimento, l’Impressionismo, il Surrealismo, si vanno a fondere l’uno con l’altro, Brown crea uno spazio dove astratto e viscerale, razionale e irrazionale, bello e grottesco si confondono dando vita ad un vertiginoso amalgama di forme e riferimenti.

Nato ad Hexham, Inghilterra, Glenn Brown ha partecipato a numerose mostre collettive e personali. Tra le più recenti, ricordiamo la mostra “Glenn Brown, Tate Liverpool, Inghilterra” (2009, ospitata, in seguito, anche dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Italia e dal Museo Ludwig di Budapest fino al tutto il 2010); la mostra “Conversation Piece V”, Frans Hals Museum, Paesi Bassi (2013–14); la mostra “Glenn Brown, Des Moines Art Center”, Iowa (2016, ospitata, poi, dal Contemporary Arts Center di Cincinnati per il resto del 2017); la mostra “Glenn Brown/Vincent Van Gogh”, Fondation Vincent Van Gogh Arles, Francia (2016) e, più recentemente, la mostra “Glenn Brown – Rembrandt”; Afterlife, Rembrandt House Museum, Amsterdam (2017).

La presenza delle opere di Glenn Brown a Firenze va a testimoniare e confermare il ruolo di primissimo piano che la città riveste nell’ambito della promozione dell’arte contemporanea. Esponendo le opere di Brown accanto a quelle appartenenti alla famosissima collezione di Stefano Bardini, celeberrimo antiquario e collezionista d’arte del XIX e primo XX secolo, si offre al pubblico l’opportunità di ammirare importanti lavori d’arte visiva prodotti da uno dei protagonisti del panorama artistico contemporaneo presentati fianco a fianco a opere del passato, andando così a creare un’affascinante giustapposizione per aprire un rinnovato discorso artistico.

Il Museo Bardini ospita nelle sue sale numerosi capolavori dell’arte medievale e rinascimentale tra cui la Carità di Tino da Camaino e la Madonna dei Cordai di Donatello, il Crocifisso di Bernardo Daddi, il San Michele Arcangelo del Pollaiolo e l’Atlante del Guercino oltre a straordinari disegni del Tiepolo e del Piazzetta. La mostra si comporrà di oltre una trentina di opere, tra cui dipinti, disegni e sculture, alcune delle quali realizzate appositamente ed esposte al pubblico per la prima volta.

Promossa dal Comune di Firenze, la mostra è organizzata da Mus.e in collaborazione con Gagosian. Curata da Sergio Risaliti e Antonella Nesi è realizzata grazie al generoso supporto di Faliero Sarti mentre il catalogo è edito da Forma Edizioni.